Positano e Praiano sono i centri più penalizzati dal decreto targhe alterne del Prefetto di Napoli per la Penisola Sorrentina. Lo dichiara l’imprenditore turistico Salvatore Gagliano, presidente dell’associazione Vittime della strada della Costa d’Amalfi.
«Le direttive che disciplinano la circolazione a targhe alterne – afferma – sono state trasmesse senza una preventiva concertazione con la Prefettura di Salerno. Ciò determina la paradossale situazione per cui ad un auto è permessa la circolazione in Penisola Sorrentina, ma alla stessa auto nello stesso giorno è impedito di circolare sulla Statale 163 Amalfitana, per una disciplina opposta della circolazione a targhe alterne».
«In pratica – spiega Gagliano – un turista che si sposta in auto deve necessariamente mettere da parte l’idea di poter visitare in un giorno la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana, a meno di rischiare l’elevazione di un verbale. Dalla lettura del Decreto del Prefetto di Napoli si evince che lo stesso abbia inteso tutelare solo i Comuni dell’area sorrentina in quanto consente l’accesso alla Statale 145 Sorrentina soltanto a chi deve raggiungere i centri della penisola stessa». Chi deve invece raggiungere Positano o Praiano ha solo l’alternativa di percorrere strade più lunghe e tortuose che passano per Agerola o per la lontana Vietri sul Mare, andando ulteriormente ad intasare il traffico sull’ Amalfitana. E questo non vale solo per i turisti, ma anche per i tanti lavoratori che sono occupati tra Positano e Praiano ma che risiedono nelle zone di Agerola, Pimonte, Castellammare o altri Comuni limitrofi.
«Mi auguro che il provvedimento possa essere rivisto e modificato – auspica Gagliano -, magari grazie all’intervento sia dell’Assessore al Turismo Casucci che del Presidente della Commissione Trasporti Cascone i quali, presenti al tavolo di concertazione con il Prefetto di Napoli quali rappresentanti della Regione Campania, sebbene a conoscenza della contiguità delle due strade e del fatto che Sorrento è il centro di riferimento degli abitanti di Positano e Praiano per gli approvvigionamenti, per l’ospedale e per varie altre esigenze, non hanno provveduto a tutelare due centri importanti come Positano e Praiano».