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Tramonti eccellenza nell’enogastronomia: presentato il progetto “Borgo del Gusto”

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Tramonti destinazione d’eccellenza del gusto. Ieri mattina le porte della “Casa del Gusto” si sono riaperte in occasione della presentazione del progetto “Borgo del Gusto” che ha ottenuto oltre un milione e mezzo di euro di fondi Pnrr, con il punteggio più alto in Italia (su circa mille progetti concorrenti). 

Tramonti rientra tra i 289 comuni individuati dal decreto di assegnazione delle risorse del Ministero della Cultura per l’attrattività dei borghi per interventi volti alla rigenerazione culturale, sociale ed economica. 

Al centro degli investimenti c’è proprio la Casa del Gusto, inaugurata nel 2016 e mai messa a regime, che si trasformerà in un polo in grado di funzionare sia come centro didattico, grazie a un laboratorio permanente di ricerca, formazione, comunicazione ed educazione sensoriale e alimentare, sia come motore per l’enogastronomia e le eccellenze locali, così da dare una spinta positiva al variegato microcosmo delle attività del settore, che spaziano dall’agricoltura all’accoglienza turistica. Nasceranno spazi per produttori e imprese volti alla promozione e alla vendita delle eccellenze, ma anche numerosi servizi per la cittadinanza e i visitatori. Il progetto vede capofila il Comune di Tramonti che si avvale della partnership di CoopCulture. Per l’attivazione dei laboratori sull’evoluzione della produzione tipica locale darà il proprio supporto il Dipartimento di Architettura (DIARC) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La Comunità Montana dei Lattari si occuperà della progettazione degli spazi verdi presso la propria sede e dell’orto sperimentale della Casa del Gusto. 

«E’ un giorno molto importante per Tramonti – ha detto il sindaco Domenico Amatruda – Questo è un investimento che negli anni deve portare un risultato sostenibile al territorio.   

Oggi le zone interne hanno una maggiore possibilità di sviluppo rispetto ai paesi che si affacciano sul mare. C’è stato un gap nel passato e oggi ci proponiamo a un turismo alternativo e complementare. Inizio a pensare al mese di giugno 2026, alla fine del cronoprogramma, quando questo luogo diventerà un centro di eccellenza dell’Italia». Nel suo intervento Amatruda ha ricordato l’ideatore della Casa del Gusto, il compianto Raffaele Ferraioli che da presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana nel 2003 lanciò l’idea progetto, con la struttura che sorge sui terreni donati dal Comune di Tramonti. Al tavolo, anche Luigi Mansi, presidente della Comunità Montana del Lattari, tra i protagonisti dell’iniziativa.

Decisivo il supporto del Distretto Turistico Costa d’Amalfi, per un progetto all’avanguardia di formazione e recupero di antichi mestieri, che vede coinvolti numerosi partner qualificati che hanno già avviato l’iter per la sottoscrizione dell’accordo e che si occuperanno della formazione specialistica (Gambero Rosso, Sal De Riso, FadWine). Oltre a realtà come Elettrify, incaricata della mobilità sostenibile, e alle associazioni con cui sono stati stipulati accordi di valorizzazione, promozione e co-marketing: Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi, Associazione Pizza Tramonti e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana.

 

Tra gli interventi dei tecnici e degli ospiti, quello dello chef stellato Gennaro Esposito che ha esaltato le peculiarità del luogo e il progetto stesso: «Esiste un genius loci a Tramonti, una sensibilità particolare, una terra fertile dal punto di vista della sensibilità enogastronomica. Il progetto è serio, difficile e ambizioso. Viviamo in un periodo equivoco, in cui percepiamo messaggi di qualità che non sono sempre reali, è un gioco perfido». E in riferimento alla formazione che il progetto riserva ai giovani ha aggiunto: «Ho sempre tanta riconoscenza in tutti quelli che mi hanno insegnato qualcosa e voglio ricambiare. Scuole enogastronomiche ce ne sono tantissime, ma qui bisogna seguire un percorso originale: partirei dalle radici di questa terra, dai suoi paesaggi rurali».  

A margine della presentazione, nel piano sottostante, all’interno dei laboratori del gusto, gli studenti dell’istituto alberghiero “Pantaleone Comite” di Maiori, coadiuvati dai docenti, hanno allestito un eccezionale buffet con i prodotti più rappresentativi dell’Alta Costa: Fior di latte, salumi, pizza integrale con finocchietto selvatico, zuppa di farro,p orcini e salsiccione con crostini aromatizzati al rosmarino, spaghetti “‘nterrat” con salsa noci, colatura d’alici di Cetara dop, tarallo sbriciolato e zeste di limone Costa d’Amalfi IGP, accompagnati dai vini doc delle cantine Tagliafierro, Tenuta San Francesco, Ida Giordano e Marisa Cuomo.

Dulcis in fundo panettoni, struffoli, mignon del maestro pasticciere Salvatore De Riso.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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