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1° maggio festa dei lavoratori (che ogni giorno rischiano la vita)

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di Giuseppe Mormile*

Tutto in ordine? Tutto pronto? Di nuovo il primo maggio… e di nuovo la “Festa dei Lavoratori”!

Intanto l’INAIL comunica che le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e marzo sono state 194.106 con un aumento del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Le denunce di incidenti con esito mortale nel primo trimestre sono state 189 (+2,2%). Sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate con 14.517 denunce (+6,9%).

A volte ci rassegniamo all’idea che gli incidenti siano una fatalità. Questo non è affatto vero! Sembra di aver messo in penombra la parola “prevenzione”.

Troppo spesso, quasi mai, vengono evidenziate le problematiche penali, civili ed economiche, relative al prevenire un evento lesivo e al dover agire dopo il verificarsi dell’evento stesso.

Negli anni è passato il concetto che fare “sicurezza” è un ulteriore tassa, è qualcosa di astratto demandato ad alcuni adempienti, assolvibili grazie alla produzione di un po’ di documenti. Intanto il Legislatore continua a legiferare aumentando gli obblighi e le sanzioni. È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre 2021 la Legge n. 215 del 17 /12/2021, che ha convertito, con modificazioni, il D.L. n. 146/ 2021 dove è stato fatto un focus sulla formazione e sulla figura dei preposti.

Ma sarà questa la formula per impedire o almeno ridurre gli eventi infortunistici?

Il panorama normativo italiano è ricchissimo di provvedimenti che regolamentano la tutela sul lavoro, spesso in contrasto con la reale attuabilità.

L’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro si applica a tutti i settori di attività e a tutte le tipologie di rischio, nonché a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione del rapporto di lavoro, dal tipo di contratto (full-time; part-time; stagista; a ore; interinale; stagionale; ecc..) compresi pertanto i lavoratori parasubordinati, autonomi ed equiparati.

Purtroppo senza una politica in materia di sicurezza, che accentui il controllo preventivo, non in maniera meramente repressiva, e la messa in atto di una serie di interventi di confronto tra i diversi attori coinvolti (lavoratori, datori di lavoro, organi di controllo, rappresentanze sindacali, ecc..) per tantissimo tempo ancora resteranno senza una riposta le tante questioni ancora irrisolte e continueremo a contare incidenti.

Possiamo approfittare di questo momento di “ripartenza” ed agire, mettendo in atto tutte quelle azioni e/o interventi strutturali che possono invogliare a cambiare rotta, scuotendo la sensibilità dei soggetti convolti, sottolineando che in questo ambito, ognuno di noi è protagonista e deve fare la propria parte. Ricordiamoci che quando poi accade un evento lesivo, non possiamo attribuire la colpa alla “sfortuna”! Buon primo maggio “Festa dei lavoratori”.  

* ingegnere esperto in sicurezza sui posti di lavoro

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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