Da New York a Scala per il fatidico “sì”. Lisa e Rachel hanno scelto il caratteristico centro della Costiera, il più antico di tutti, per suggellare la loro promessa d’amore. Ma quella di oggi per il Comune di Scala è una giornata storica perché dall’entrata in vigore della legge Cirinnà, il 5 giugno del 2016, questo è il primo matrimonio tra due persone dello stesso sesso che viene celebrato in Municipio.
A officiare il rito civile, stamani nell’aula consiliare, non poteva che essere il vicesindaco Ivana Bottone, la quale ha presenziato con grande coinvolgimento, per la gioia ulteriore della coppia americana.
«Sono ancora emozionata – ha dichiarato il vicesindaco –. Ho avuto l’onore e la gioia di celebrare la prima unione civile tra persone dello stesso sesso nel mio Paese, perché sono profondamente convinta che scegliere di stare insieme per tutta la vita ed amarsi non debba essere condannato e discriminato.
Le discriminazioni, nel senso più ampio del termine, fanno “male” alla nostra società, generano violenza e sofferenza, e soprattutto quelle di genere negano il sentimento più alto dell’essere umano: l’amore e soprattutto, l’imprescindibile diritto di essere se stessi.
La scelta di Scala, il paese più antico della divina Costa d’Amalfi, marca ulteriormente il valore del mio Paese che riesce a legarsi in maniera naturale a New York, una delle metropoli più importanti del mondo».
«Un giorno storico di “grande Civiltà” che rimarrà per me uno dei ricordi più belli e significativi dell’esperienza Amministrativa a Scala, il mio luogo del cuore» ha concluso la Bottone.
Dopo aver letto gli articoli del Codice Civile Italiano che stabiliscono diritti e doveri reciproci, la Bottone ha dichiarato la coppia ufficialmente unita in matrimonio.
Domenica prossima Lisa (45 anni) e Rachel (51), formalizzeranno l’evento con la cerimonia nuziale ai ruderi della Basilica di Sant’Eustachio, la location da sogno che le ha convinte a scegliere Scala per il giorno più bello.