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Salerno, settembre 1943: i combattimenti al Caposaldo ‘San Liberatore’

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di RITA DI LIETO

Francesco Lamberti ha pubblicato, nel mese di marzo 2023, sempre con i tipi di Jovene di Napoli, un’Appendice al suo Salerno, settembre 1943. I combattimenti al caposaldo ‘San Liberatore”, del giugno 2022, un libro di gran rilievo per aver portato all’attenzione di tutti la sanguinosa battaglia delle Forze armate germaniche per impedire agli Alleati, appena sbarcati nel golfo di Salerno, di raggiungere Napoli.

Nella prefazione al libro il Generale Fabio Mini definisce l’autore “un appassionato neofita della storiografia”. Ed è proprio così. Come in ogni neofita, infatti, c’è in lui la foga, l’intensità dell’impegno con cui affronta la sua ricerca, “descrivendo al microscopio” – scrive – anche eventi minuti. Più di uno storico consumato, egli non si arrende finché non riesce a vagliare ogni fonte possibile per documentarsi; non solo un’infinità di testimonianze orali, ma anche tutto ciò che è stato prodotto sull’argomento, carte di archivi, mappe, foto, oltre ad articoli e libri di una ben lunga bibliografia.

Spinto dalla sua profonda fede, sulle orme di mamma Lucia, Francesco Lamberti, guardando le foto delle sterbebilder, le lettere di lutto pubblicate dalle famiglie alla notizia della scomparsa del loro caro, è stato “colpito da quei volti quasi imberbi… tutte morti inutili”. Nel desiderio di tener vivo il loro ricordo è riuscito a pubblicare in questa Appendice, per la prima volta, “il censimento completo dei caduti tedeschi nella battaglia di Salerno e l’identificazione di molti dei soldati tedeschi recuperati dalla signora Maria Apicella, Mamma Lucia”. È riuscito, quindi, a farceli conoscere nel loro aspetto fisico, nello sguardo, quasi di persona, a ridar loro un’identità, una storia e ad indicarci i luoghi del decesso, nonché della loro sepoltura nei cimiteri militari germanici di Pomezia e Cassino.

Ma la cosa più inimmaginabile è che, grazie alla cooperazione dell’Istituto storico germanico, nella persona del suo vicedirettore, prof. Lutz Klinkhammer, ha pubblicato tutti i documenti d’archivio NARA National Archives and Records Administration riguardanti gli schieramenti delle forze armate tedesche nella zona, con relativi itinerari da seguire, cartine, ordini di battaglia e disposizioni varie… 

Per chi conosce il tedesco, leggerli è come sentirsi protagonisti di quei combattimenti.

Un ultimo cenno – conclude nella sua introduzione Francesco Lamberti – va fatto proprio alla costiera amalfitana, che funse da fondamentale perno della manovra di ritirata tedesca dal fronte di Salerno: la sua rilevanza militare per la sua collocazione geografica è testimoniata anche dal fatto che, poco prima dello sbarco, Amalfi era stata prescelta dal valoroso comandante della Decima Flottiglia MAS, il principe Junio Valerio Borghese, come sede di una squadriglia di mezzi di superficie, per sferrare attacchi con i barchini d’assalto”. Naturalmente nella massima segretezza.

Inoltre, nella zona di Salerno, hanno operato anche il Battaglione N. –  Nuotatori ed il Battaglione P.  – Paracadutisti (dal 1º aprile 1943, il Gruppo Battaglioni Nuotatori e Paracadutisti), agli ordini del Capitano di Fregata Carlo Siemen, inquadrato nel Reggimento fanteria marina “San Marco”. La Compagnia N aveva il compito di trasportare gli incursori e sbarcarli alle spalle del nemico.

Il documento sulla presenza della 10ª Flottiglia M.A.S. fornito dall’Archivio Ufficio Storico dello Stato Maggiore Marina – AUSSMM è datato 23 agosto 1943 ed è indirizzato alla 1ª Decimadist e, per conoscenza, a General Mas Marina Napoli. 

Argomento: Impiego dei reparti d’assalto della R. Marina nel Basso Tirreno. 

SEGRETO = RISERVATA PERSONALE 

1) La 1ª Decimadist ripiegata dalle acque sicule continua la propria attività nella nuova base operativa di Amalfi con le disposizioni generali e particolari. 

2) Il comando del reparto sarà per ora tenuto dal Tenente di Vascello Longobardi e la forza complessiva non dovrà di massima superare i 50 – 60 uomini.

3) La base operativa è costituita nel porticciolo di Amalfi su criteri della massima semplicità e leggerezza in modo da consentire spostamenti all’ordine.

4) Oltre alla base di Amalfi, deve, a cura della Decimadist, essere organizzata una base di appoggio a Capo Palinuro, capace di provvedere al rifornimento ed eventuali verifiche di 2 – 4 M. T. S. M. e ricovero per una notte dei relativi piloti. Tale punto di appoggio dovrà essere anch’esso organizzato con criteri di massima leggerezza.

5) I criteri d’impiego della 1ª Decimadist: M. T. M. – Dovranno essere tenuti in completo assetto di guerra e riservati al contrasto di eventuali operazioni di sbarco di formazioni nemiche operanti nelle immediate vicinanze del Golfo di Napoli riservandone l’impiego contro unità di guerra ed ausiliarie ferme o in moto di notevole tonnellaggio. A tal uopo sia studiata una dislocazione distaccata da Amalfi avanzata nello specchio d’acqua prescelto.

Seguono le disposizioni dettagliate sulla perlustrazione notturna fino a Capo Bonifati (CS).

7) Il servizio comunicazioni verrà tempestivamente organizzato ad Amalfi, a Capo Palinuro e a La Spezia.

Quest’ultimo documento pubblicato sull’Appendice è una vera novità per gli Amalfitani che dovranno andarselo a leggere per intero. È molto istruttivo. Qui ci sono solo degli accenni.

Il lavoro di Francesco Lamberti, realizzato con i due coautori Giuseppe Fienga ed Antonio Cantoro, ha dato i suoi frutti. Il monte San Liberatore è diventato un luogo di memoria. E da una storia ne nascono altre, come quella del ritrovamento di una spilla vicino ad una trincea tedesca, raccontata nel bell’articolo, “Shoah. Da Giannina a Salerno, la memoria in una spilla. Da leggere.

I soldati tedeschi si son fatti ritrarre a Salerno e in Costiera, hanno mandato a casa le cartoline delle nostre zone; belle immagini, certo. Ma il nostro sguardo torna sempre alle tante pagine di “quei volti quasi imberbi …di tutte quelle morti inutili”.

                                                                                           

redazione
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