di EMILIANO AMATO
Il Comune di Amalfi chiede la restituzione e la consegna ad horas delle aree demaniali occupate dagli stabilimenti balneari, bar e ristoranti. Con tre diverse ordinanze, il responsabile del settore Lavori pubblici e Demanio, l’ingegnere Pietro Fico, ha intimato lo sgombero dell’arenile di Marina Grande da parte di tre delle quattro attività permanenti: Silver Moon, Marina Grande e Stella Maris, titolari di regolari concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa rilasciate tra il 2008 e il 2009. Stesso provvedimento sarà comunque destinato al Mar di Cobalto.
Nell’aprile dello scorso anno, con sentenza numero 6862/2023, il Consiglio di Stato aveva confermato quanto già stabilito dal Tribunale Amministrativo della Campania nel 2017: via libera agli abbattimenti.
Tutto ha inizio nel 2014 con l’ordinanze di demolizione delle strutture fisse emessa dal responsabile del servizio Area Tecnica Edilizia e Urbanistica del Comune di Amalfi. Nell’immediato il TAR dispose la sospensione dell’ordinanza di demolizione, per poi pronunciarsi nel merito tre anni più tardi, autorizzando la rimozione delle strutture sull’arenile.
Con ordinanza numero 1 del 9 febbraio scorso, l’ingegnere Fico ha disposto la decadenza delle concessioni demaniali rilasciate dal Comune di Amalfi alle tre attività che allo stato occupano le aree demaniali «senza alcun valido titolo giuridico». Se lo scorso anno una proroga vi era stata per salvare la stagione turistica alle porte, stavolta non sembrano esservi possibilità.
«Ai fini della cessazione di tale situazione antigiuridica di occupazione abusiva, occorre procedere alla acquisizione dell’area oggetto della concessione decaduta mediante consegna e rilascio (da parte delle tre società nda) per il ripristino delle finalità cui è destinata l’area in questione, a tutela dello specifico interesse pubblico connesso al bene in questione in vista della stagione estiva 2024» si legge dall’ordinanza.
La restituzione e la consegna delle porzioni di spiaggia dovranno avvenire giovedì 22 febbraio a partire dalle 10.00.
«In caso di inottemperanza – specifica il dispositivo – si procederà in via coattiva con l’assistenza della Forza Pubblica, con deferimento alla competente Autorità Giudiziaria».
Intanto i legali delle tre società stanno predisponendo nuovo ricorso per bloccare gli abbattimenti.
Leggi anche:
Amalfi, via due stabilimenti balneari: la conferma dal Consiglio di Stato