Era disperata quando, dopo aver disfatto le valigie in hotel, si è accorta di non avere più con sé i suoi gioielli. E di averli dimenticati in aereo.
Era cominciata nel peggiore dei modi, lunedì scorso, la vacanza per Meg e Michael, coppia di turisti americani di stanza ad Amalfi. Il borsello contenente un orologio Cartier, anelli e orecchini con diamanti e un i-Phone era stato dimenticato a bordo del volo New York-Roma della United Airlines atterrato a Fiumicino alle 13.30.
La coppia aveva cercato di mettersi in contatto, in serata, con la compagnia aerea americana e sia con l’American Express attraverso cui avevano prenotato il volo, ma nulla da fare: quell’astuccio con i preziosi dal valore stimato di 50mila dollari, e dall’insostituibile valore affettivo non si trovava. Sembrava essere sparito nel nulla.
In preda allo sconforto i due si rivolgono alla direzione dell’hotel a cinque stelle. Dalla reception si tenta il contatto immediato con diversi uffici dell’aeroporto “Leonardo da Vinci”, tra cui quello degli oggetti smarriti, ma senza successo. L’ultimo disperato tentativo, intorno alle 20.30, quello di contattare direttamente Rino, originario della Costiera Amalfitana che a Roma lavora nel settore aeroportuale. Lui sì che conosce i canali giusti per risolvere il caso. E’ bastata un’ora per arrivare a scoprire dove fosse finito quel borsello, grazie alle indagini condotte dai responsabili della sicurezza dello scalo i quali sono riusciti in pochissimo tempo a recuperare il tutto.
Un sospiro di sollievo per la coppia americana, in apprensione per tutta la durata delle operazioni condotte a distanza, che quasi non ci credeva più e che il giorno seguente ha riottenuto i preziosi effetti personali.
Prima di ripartire, mercoledì scorso, Michael ha scritto una lettera di ringraziamento alla direzione e allo staff dell’hotel:
“Volevo solo dire un enorme grazie per aver recuperato gli effetti personali di Meg – che ora abbiamo – alcuni dei quali erano davvero insostituibili per noi. United Airlines e American Express hanno entrambi affermato che non c’era nulla che potessero fare. Questa è la testimonianza dello straordinario impegno che il direttore e il suo staff hanno mostrato nel riuscire a recuperarli a poche ore dalla nostra conversazione in hotel. Abbiamo tutti letto le storie quest’estate di bagagli smarriti, ritardi e caos generale negli aeroporti. Quindi questa storia rende ancora più notevole il fatto che, nonostante tutto questo, sia stato possibile riuscirci”.
Rivolgendosi, poi, direttamente al personale dell’albergo, ha aggiunto: “Un milione di grazie a tutti voi – e al vostro amico Rino che so essere stato determinante nel realizzare questo obiettivo – per la vostra incredibile ospitalità e capacità di andare ben oltre le vostre possibilità per la soddisfazione degli ospiti. Non possiamo ringraziarvi abbastanza. È questa un’ulteriore prova che gli italiani se la cavano meglio!”.
Mag e Michael ricorderanno per sempre l’Italia come un paese civile, abitato da persone oneste ed estremamente disponibili nell’aiutare chi è in difficoltà, che si mobilitano allo stesso modo sia per recuperare un Cartier che per procurare un pasto caldo a chi ne ha bisogno. Italians do it better!
