Cava de’ Tirreni non smette mai di stupire nonostante le difficoltà che l’attanagliano da un po’ di anni. Oltre a personaggi di notevole rilievo nati nella valle Metelliana che le hanno dato lustro, lo stesso territorio offre angoli naturalmente stupendi. Ma l’uomo ci mette anche il suo, come nel caso del Museo dell’arte e della Civiltà Contadina sito nella frazione di Santa Lucia. La sua realizzazione ha richiesto parecchi anni, durante i quali un manipolo di appassionati ha affrontato sacrifici, lunghe ricerche, con l’aiuto dell’intera comunità luciana. Persone che si sono entusiasmati all’idea di realizzare un’opera che facesse da ponte tra il passato e il futuro per non disperdere il bagaglio delle nostre tradizioni.
Il Museo, inaugurato il 14 novembre del 2021, è un vero piccolo set cinematografico. Ne parla il libro ” Museo Arti e Mestieri Civiltà Contadina” pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Area Blu, e scritto da Ciro Mannara, Francesco Lodato, Franco Bruno Vitolo, Lucia Avigliano, Marianna Ferrigno, Pasquale Di Domenico. Nel Museo sono presenti gli oggetti simbolo della vita dei nostri antenati tra cui: la lavorazione della corda fatta con la ruota, ‘a vrasera per scaldarsi, con lo sciuttapanni, ‘u valillo per battere il grano o la lana, il rinalo nella stanza da letto, la stanza dei giochi e quella per i lavori femminili, ed altri.
Oggetti di cui alcuni giovani hanno sentito parlare, ma molti non ne sanno niente. Questa location è stata scelta quale meta dell’ evento di domenica 29 gennaio del progetto “Camminare il paesaggio”, che, nato nel 2021, con Aniello Ragone e Geltrude Barba, ormai è una realtà importante del panorama culturale del territorio Metelliano. L’appuntamento è stato alle 9,30 davanti alla Chiesa dove i partecipanti alla passeggiata hanno assistito a due momenti teatrali: uno è stato la lettura di una splendida pagina del diario di Friederike Brun, una visitatrice del 1796, fatta dall’attrice Carla Russo. L’altro è stato la rappresentazione di una tipica mattinata luciana dell’800 nel borgo ricreato nello splendido Museo, contraddistinta dalle vivaci battute e alterchi, per lo più in napoletano, dei più disparati personaggi, interpretati dalle attrici e dagli attori dell’associazione “Fuori Tempo-Teatro Luca Barba” di Geltrude Barba: Annamaria Farina (anche sceneggiatrice) Angela Vitaliano, Mariantonia Apostolico, Fabiana Penna, Rosalba Vitale, Teresa Moreno, Nicola Della Porta, Michele Agneta, Gennaro Pisapia, Rossana Lamberti, Christian Bianco e Mariella Lambiase. In chiusura c’è stata la rievocazione della “Battaglia di Santa Lucia” che avvenne tra il 26 e 28 febbraio 1799, tra luciani e francesi, il cui ricordo è raffigurato dal quadro del Tafuri nella sala del Consiglio Comunale,con la partecipazione dei due gruppi folcloristici dei trombonieri di Sant’Anna e Sant’Anna all’Oliveto.
La battaglia è stata narrata da Giovanni Falcone, nelle vesti di don Francesco Maria Salomone, parroco de La Cava che “prese anche le arme” in quella circostanza. La manifestazione, conclusasi con l’estrazione dei premi messi a disposizione dagli sponsor, è stata seguita da 150 persone che hanno sfidato la giornata gelida e che hanno apprezzato tutto l’evento. Santa Lucia ha visto girare per le sue strade un gruppo entusiasta di camminatori guidati da Aniello Ragone e Lucia Avigliano importante personaggio della cultura cavese, già curatrice e guida del progetto Itinerari d’ambiente. Le date dei prossimi eventi sono già state comunicate dagli organizzatori.
Foto: Gaetano Gallo