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Amalfi, controlli a case vacanza: scoperte cinque attività abusive

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Ad Amalfi scoperti i furbetti dell’accommodation. Rilevate ben cinque abitazioni trasformate, senza titoli autorizzativi, in strutture ricettive. Grazie a una task force del Comune di Amalfi che ha visto impegnati agenti del Comando di polizia municipale, agli ordini del comandante Agnese Martingano, e personale del settore Economico Finanziario, i controlli incrociati hanno portato a individuare tre case vacanza abusive nel centro storico e altre due nell’area periferica, con vista sul mare. Attività illecite condotte in abitazioni estranee all’anagrafe degli immobili destinati alla ospitalità extra alberghiera. Al momento dei controlli effettuati dagli agenti della municipale erano occupate da turisti, la maggior parte dei quali stranieri. L’indagine sulle abitazioni destinate senza titolo alla ricettività turistica è stata condotta attraverso una serie di controlli incrociati effettuati unitamente al SUAP del Comune di Amalfi, da cui sono emerse una serie di discrasie. Ai proprietari degli immobili risultati fuorilegge sono state elevate ammende per complessivi 17mila euro. Sanzioni che potrebbero ulteriormente lievitare an seguito ad accertamenti sui tributi evasi come Tari e imposta di soggiorno. A ciò si aggiunge il danno provocato in materia di sicurezza: è obbligatoria la trasmissione, non soltanto per gli alberghi ma anche per bed and breakfast e case per vacanza, la trasmissione alla Questura dei dati degli ospiti “di casa”. Specie nel caso di pernottamento inferiore alle ventiquattro ore: in questo caso l’obbligo è immediato. Se il soggiorno è di più notti, la comunicazione dev’essere eseguita tramite il “Servizio Alloggiati” entro le ventiquattro ore dall’arrivo.  Grazie a questo che nel recente passato i carabinieri hanno potuto arrestare latitanti in vacanza presso strutture ricettive della costiera.

All’esame di polizia municipale e uffici comunali di Amalfi – che stanno eseguendo nuovi e più serrati controlli – ci sono al momento altri casi di abitazioni trasformate senza titolo in case vacanza e per le quali sono in corso ulteriori accertamenti. Per ogni attività colpita scatterà, inoltre, il deferimento ad altre autorità preposte per i dovuti ulteriori accertamenti.

«Un’attività non nuova per noi – dichiara il sindaco di Amalfi Daniele Milanorientra nel ragionamento più ampio di garantire servizi qualificati ai turisti, proteggere la filiera e chi opera correttamente». Un settore che sta determinando l’implosione dei centri a vocazione turistica. «Per quanto riguarda l’extralberghiero – spiega il primo cittadino – occorrono strumenti per disciplinare il territorio. Da qualche mese ci stiamo confrontando con comuni come Roma, Firenze, Pisa e  che come noi cominciano a pagare lo scotto della turistificazione dei centri. La proposta è di chiedere al legislatore che possano essere i comuni a governare il fenomeno». Più case vacanza, più turisti, meno residenti. «Negli ultimi tredici anni Amalfi ha perso 800 residenti. Il rischio serio è che possano venire meno ancora più persone del posto».

foto: Michele Abbagnara

redazione
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