Una giornata dedicata alla salvaguardia dell’ambiente e del mare. L’iniziativa “Spiagge e Fondali Puliti”, sabato scorso ad Amalfi, ha registrato la partecipazione corale di tanti giovani impegnati nel recupero dei rifiuti restituiti dal mare.
Durante la giornata di pulizia dedicata, promossa dal Comune di Amalfi in sinergia con MareNostrum Archeoclub d’Italia, 60 studenti dell’istituto d’istruzione superiore Marini Gioia di Amalfi, i sub di ArcheoClub d’Italia, i volontari, l’Arpac Campania, la Capitaneria di Porto, l’ufficio ambiente di Amalfi e la Protezione Civile Millenium a difesa della biodiversità sono scesi in campo per la tutela di una delle nostre più preziose risorse: il mare.
Ben 30 chilogrammi di plastica, 40 di rifiuti non differenziati, 60 chili di rifiuti ingombranti, uno pneumatico e più di 3 chili di cicche di mozziconi di sigarette. È Il bilancio dei rifiuti raccolti durante l’iniziativa “Spiagge e Fondali Puliti”, mentre dalle profondità del mare sono stati portati a galla dai sub circa 200 chilogrammi di rifiuti, tra reti, bottiglie di vetro e di plastica, nasse di ferro usate dai pescatori, cime, tubi in plastica, una grossa asse di ferro, ancore e anche un enorme secchio eroso dal mare.
Al termine delle operazioni anche un momento di riflessione-dibattito e la targa con cui i giovani adottano la spiaggia e il porto di Amalfi. Per tutti in regalo le t-shirt ricordo a cura di Alicoast e infine la grande torta per i festeggiamenti.
“Il mare della Costiera Amalfitana è davvero ricco di biodiversità. Durante l’immersione abbiamo trovato anche una stella marina. Dunque è giusto che siano insieme tutti: scuole, istituzioni a più livelli, volontariato per mantenere tale patrimonio ambientale. Abbiamo trovato reti, nasse, tantissime piccole batterie. Dobbiamo fare ancora di più nell’attività di sensibilizzazione. Le persone si devono abituare a comprendere che l’ambiente è nostro e dunque dobbiamo rispettarlo. Ringrazio l’Amministrazione che è molto sensibile a queste tematiche.La missione di Archeoclub D’Italia è quella di valorizzare e promuovere i beni ambientali. L’azione di oggi a tutela dei Fondali Marini e delle spiagge è stata davvero fondamentale perché ha visto il coinvolgimento delle nuove generazioni, attraverso le scuole”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia a margine dell’operazione di recupero ambientale.
“Lezioni all’aperto, nel contesto ambientale e geologico di Amalfi, con la partecipazione di tutte le materie. E presto, la nostra scuola, darà vita anche alla Passeggiata Filosofica e non solo, in quanto avremo anche Storia dell’Arte all’aperto, l’Italiano insegnato nel contesto paesaggistico di Amalfi ma sono solo alcune delle materie. Noi abbiamo la fortuna di vivere in un contesto geologico davvero unico: Costiera Amalfitana. Tutelare il patrimonio ambientale è davvero importante. E’ un dono che abbiamo ricevuto – ha dichiarato Maddalena Di Ruocco, vice dirigente del Liceo Scientifico “Marini – Gioia” di Amalfi – dobbiamo preservarlo per lasciarlo alle nostre generazioni future. Abbiamo partecipato per sensibilizzare ai ragazzi a rispettare ciò che ci è stato donato, facendo capire che è una ricchezza ma dobbiamo godercela e tutelarla. Oggi i nostri ragazzi hanno abbandonato lo smartphone e hanno impegnato le mani in modo diverso nell’interesse dell’intera comunità. I ragazzi devono capire che lo smartphone è uno strumento utile ma non indispensabile e fondamentale per la loro vita”.
La spiaggia chediventa aula, il mare è parte di questa aula, ma l’intero patrimonio ambientale con la sua ricchezza culturale è luogo di lezioni di filosofia, letteratura ed educazione ambientale.
Nei prossimi giorni l’“esercito” di studenti entrerà nella Valle delle Ferriere per pulire ma c’è una rete di progetti, iniziative, davvero innovativa e rivoluzionaria che il Comune di Amalfi sta mettendo in campo: dal progetto di installazione delle centraline per monitorare la qualità dell’aria, alla sentieristica per itinerari naturalistici a rilancio del turismo ecologico da trekking.
“Doteremo la città di Amalfi di centraline per la rilevazione della qualità dell’aria. Ricordiamo che la Costiera Amalfitana rappresenta un patrimonio ambientale unico al Mondo. Grazie ai proventi della tassa di soggiorno abbiamo realizzato una serie di interventi per la messa in sicurezza e sistemazione dei sentieri naturalistici. Amalfi ha una serie di sentieri che collegano soprattutto con la Valle delle Ferriere. A breve con il CAI – ha affermato Francesco De Riso, Assessore alla Viabilità, Polizia Municipale, Protezione Civile, Sentieristica, Impianti Sportivi -. Implementeremo e completeremo la segnaletica verticale. Stiamo andando anche nelle scuole al fine di sensibilizzare la popolazione anche su questo tipo di turismo ambientale. Per la destagionalizzazione puntiamo anche sul trekking e già oggi abbiamo numerosi turisti stranieri, ma anche italiani che in questo periodo dell’anno vengono in Costiera Amalfitana per godere della montagna in Costiera. Dunque bellezze nascoste ma che ci sono. Una montagna tutta da scoprire. E’ la Costiera che non ti aspetti”.
“Ad Amalfi abbiamo anche iniziato la raccolta dell’olio itinerante a tutela del patrimonio ambientale. Stiamo anche organizzando – ha detto Ilaria Cuomo, Consigliere Comunale con delega all’Arredo Urbano e Verde Pubblico – già da adesso, un programma di passeggiate primaverili per dare la possibilità alle nuove generazioni di conoscere il patrimonio ambientale della Costiera Amalfitana”.
Agenda 2030 ma gli obiettivi si raggiungono attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica iniziando dalle nuove generazioni. Per farlo è fondamentale la rete volontariato – istituzioni. Parte integrante è l’ARPA Campania.
“L’ARPAC è un’agenzia regionale che ha fra le sue attività anche l’educazione ambientale la quale rappresenta proprio un nostro plus valore declinato sia nelle legge istitutiva che nella 132. Abbiamo offerto anche il partenariato a questa bellissima attività – ha dichiarato Elina Antonia Barricella dell’ARPA Campania – messa in campo da Archeoclub D’Italia. Quando si parla di ambiente, di salvaguardia del bene mare e c’è un’attività di tipo pragmatico grazie anche all’Archeoclub e all’intervento dei ragazzi che hanno pulito l’arenile, si va a scavare nella coscienza delle nuove generazioni, ne accrescono la coscienza civica e si ottiene un’azione salvifica rispetto all’ambiente. Noi parliamo giustamente di Agenda 2030 ma quello che romane ed è importante è la cooperazione fra le istituzioni, gli enti locali, le associazioni perché l’educazione ambientale deve essere un’educazione territoriale”.