di EMILIANO AMATO
Si stava facendo consegnare monili d’oro da un anziano quando è si è visto raggiunto di carabinieri. E’ andata male, ieri, a un giovane truffatore del casertano in trasferta ad Amalfi per colpire ignare persone anziane. La modalità è sempre la stessa: la telefonata di un sedicente avvocato che informa la vittima di un incidente stradale provocato da un proprio figlio o nipote che a causa della mancanza di copertura assicurativa necessitava di una tutela legale per evitare il carcere. Di conseguenza occorreva un urgente esborso di denaro contante (la richiesta è stata di 6mila euro). In alternativa anche gioielli e preziosi.
I precedenti tentativi di truffa andati male in mattinata avevano fatto scattare l’allerta dei carabinieri di Amalfi che erano sulle tracce di T.M., 24enne casertano, preso in flagranza all’uscita dell’abitazione del nonnino, nella parte alta di Amalfi, da cui si era fatto consegnare monili in oro per un valore complessivo di oltre 13mila euro.
Il giovane, con precedenti per reati specifici, è stato arrestato e ristretto a i domiciliari. Questa mattina è sottoposto a processo per direttissima presso il Tribunale di Salerno. Il maltolto riconsegnato al legittimo proprietario.
Il giovane, con precedenti per reati specifici, è stato arrestato e ristretto a i domiciliari. Questa mattina è sottoposto a processo per direttissima presso il Tribunale di Salerno. Arresto convalidato, obbligo di dimora imposto dal Gip.
La tecnica utilizzata dai truffatori costringe la vittima a restare al telefono per lungo tempo, fino a che il complice non bussi alla porta per ritirare il dovuto. Ciò al fine di mantenere lo stato di agitazione e concitazione nella propria vittima e di evitare che nel frattempo possa contattare figli o altri familiari. Piani e modalità da veri e propri geni del male verso persone indifese, che si fidano, con infantile ingenuità. E’ criminale ingannarli, come è criminale approfittare del candore dei più deboli, dei più sprovveduti.
I truffatori non vanno in vacanza: i militari agli ordini del capitano Alessandro Bonsignore raccomandano di prestare la massima attenzione. In particolare di non aprire a nessuno che si presenti come “parente in difficoltà” o “amico di parenti” etc.
Inoltre se il contatto avviene telefonicamente, terminare subito la telefonata e, con altro telefono fisso o cellulare, contattare il 112 informando subito di quanto accaduto.