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Anagrafe canina in Campania: sospesa procedura sulla tracciabilità

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Novità sulla riforma dell’anagrafe canina in Campania, è stata sospesa la procedura sulla tracciabilità.

In merito all’applicazione della procedura relativa all’obbligo di registrazione all’anagrafe canina per definire la tracciabilità – si legge in una nota della Regione Campania – in considerazione dei chiarimenti sull’applicabilità fattuale richiesti da cittadini e associazioni, è stata data indicazione agli uffici regionali di avviare un confronto con le parti interessate, per definire regole condivise nell’esclusivo interesse degli animali e dei loro proprietari, nell’ambito delle normative regionali, nazionali ed europee. Nelle more di tale confronto, è stata data l’indicazione di sospendere la procedura in atto”.

La riforma, che dagli animalisti era stata ribattezzata “ammazza volontari”, aveva fatto molto discutere. “Se un privato cittadino – spiegavano – si presenti in determinate circostanze dal veterinario privato con un cane per la microchippatura, dovrà fornire la data di nascita della madre e se non ce l’ha potrà sì avere il microchip ma sarà attivato un allert e successiva sanzione dall’Asl, anche se si tratti di un cane randagio ritrovato da volontari e/o singoli. Seppure il fine della modifica è quello di voler prevalentemente porre sotto controllo le cosiddette cucciolate private, in ogni caso tale modifica può creare seri problemi al mondo del volontariato, soprattutto costituito da singoli o piccoli gruppi che non facciano parte di associazioni più strutturate”.

Restano vigili gli animalisti ma esprimono ora “enorme soddisfazione per il congelamento della procedura. È – dicono – il risultato del lavoro sinergico di volontari animalisti, consiglieri regionali e di tutti i capogruppo dei gruppi consiliari. Ora attendiamo la convocazione di un tavolo di discussione per la definizione di regole condivise”.

Confermano intanto la manifestazione indetta per oggi,  31 gennaio, alle 11.30, a Palazzo Santa Lucia “per rappresentare l’indispensabilità e l’improcrastinabilità di misure correttive della normativa regionale in tema di prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affezione”.

redazione
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