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Appalti diretti “sopetti”, indagati sindaci di Corbara e Angri

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Affidamenti diretti “sospetti” al Comune di Corbara, scatta l’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore: iscritti nel registro degli indagati il sindaco della comunità del Valico, Pietro Pentangelo, e l’attuale primo cittadino di Angri, Cosimo Ferraioli, al tempo responsabile dell’area Tecnica dell’Ente corbarese.

A darne notizia il quotidiano La Città di Salerno in un articolo a firma di Alfonso T. Guerritore.

La conferma sul fascicolo aperto dalla dottoressa Claudia Colucci, sostituto procuratore dell’ufficio inquirente nocerino diretto da Antonio Centore, è arrivata da Pentangelo. La vicenda riguarda alcuni appalti affidati direttamente perché sotto la soglia dei 40mila euro. Gare riguardanti attività di piccola manutenzione e relativi al 2017, quando in forza all’area Tecnica del Comune corbarese c’era Cosimo Ferraioli, attuale sindaco di Angri e all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio municipale finito nel mirino della Procura della Repubblica nocerina. Un esposto non a firma dell’opposizione consiliare, ma di uno degli imprenditori della zona che, a suo dire, sarebbe stato escluso dagli affidamenti diretti per agevolare altre aziende.
Una tesi, questa, ancora tutta da verificare e con l’inchiesta che va avanti spedita per accertare eventuali responsabilità di tecnici e politici nella città del Valico di Chiunzi. Il sostituto procuratore Colucci, nei giorni scorsi, ha già ascoltato le versioni di Pentangelo e Ferraioli. I due, secondo quanto emerso dalla Procura, avrebbero rigettato le accuse della magistratura fornendo la propria ricostruzione degli iter degli appalti affidati sotto la soglia dei 40mila euro dal Comune corbarese.
Ferraioli, contattato telefonicamente nella giornata di ieri, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda che, va ricordato, non lo vede coinvolto come sindaco della comunità doriana ma come dipendente del Comune di Corbara, posizione che ormai conserva da anni e che attualmente lo vede in aspettativa per il suo ruolo istituzionale nella città devota a San Giovanni Battista.
Discorso diverso, invece, per Pentangelo che, difeso dall’avvocato Gennaro Somma, si dice tranquillo sulla vicenda. «Ripongo massima fiducia nella magistratura che sta facendo il proprio lavoro – ha detto il sindaco di Corbara -. Sono stato sentito dalla dottoressa Colucci e ho dato la mia versione dei fatti. La stessa cosa ha fatto anche Ferraioli. Il Comune ha operato nel rispetto della legalità. Sono sicuro che tutto emergerà senza ombra di dubbio».

Foto: Angri.info

redazione
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