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Costa d’Amalfi, da 15 giugno scattano le targhe alterne. Ci sarà nuova proroga?

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La Costiera Amalfitana letteralmente invasa già in questo preludio d’estate con caos, traffico e disagi, inevitabili, sulla statale 163 “Amalfitana”. Ausiliari al traffico spesso assenti nei punti nevralgici di Minori e Castiglione di Ravello per l’esasperazione di residenti e turisti bloccati per ore nelle proprie auto sotto il sole cocente.

Immagini a cui siamo oramai abituati ma che continuano a generare sdegno per la mancata risoluzione dell’atavico flagello. Non ha certo sortito (almeno fino ad oggi) gli effetti desiderati l’ordinanza Anas 337/2019 che regola il traffico sulla SS 163. In tre anni nulla in meglio è cambiato, se non le limitazioni per i bus turistici superiori ai sei metri che possono viaggiare soltanto in direzione Vietri sul Mare-Positano.

Ma a partire dal 15 giugno in Costiera scatta l’obbligo delle targhe alterne, dalle 10 alle 18, nei soli week-end (sabato e domenica) fino al 30 settembre. Soltanto nel mese di agosto l’obbligo sarà quotidiano. Nei giorni con data dispari il divieto di transito è per le targhe con ultima cifra numerica dispari, mentre nei giorni con data pari, per le targhe con ultima cifra numerica pari. Naturalmente ad eccezione dei residenti nei tredici Comuni della Costa d’Amalfi, di veicoli al servizio di titolari di contrassegno H purché presenti a bordo dello stesso, taxi, NCC, mezzi di soccorso e Forze di Polizia.

Nel 2020 e nel 2021 la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, il Prefetto di Salerno e i vertici dell’Anas si accordarono per la sospensione della sola limitazione delle targhe alterne, prevedendo il minore flusso veicolare nelle due stagioni estive di emergenza pandemica (in realtà in Costiera il traffico non è mai mancato).

Quest’anno, invece, col ritorno alla normalità, la limitazione dovrebbe scattare regolarmente. Ma come si svolgeranno i controlli, quali sono gli organi preposti alle verifiche?

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” è la famosa frase pronunciata da Tancredi, nipote del principe Fabrizio Salina nel celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

L’atteso progetto tecnico della zona a traffico di tipo territoriale per la Costiera Amalfitana, finanziato dalla Regione Campania, non entrerà in funzione prima dei prossimi due anni. Lo scorso 31 marzo il professor Galdi, incaricato dall’ACAMIR, ha presentato lo studio e la progettazione dell’impianto, un sistema tecnologico di rilevazione di ultima generazione col compito di monitorare, mediante telecamere e sensori, i veicoli in entrata ai quattro varchi di accesso alla Costiera Amalfitana: Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul Mare.  I costi di realizzazione dell’impianto che prevede una cabina di regia, si aggirano intorno ai 2 milioni di euro che saranno coperti con fondi regionali.

E’ senza dubbio questa la soluzione più concreta all’annosa problematica del traffico veicolare nei periodi di massima affluenza turistica. Questo tipo di limitazione potrebbe consentire una gestione della viabilità rispettosa del territorio e di chi lo abita, evitando che turisti e visitatori trasformino le loro vacanze in una infernale permanenza su gomma a temperature elevate.

Ci sarà da effettuare un periodo di monitoraggio per studiare la consistenza dei flussi. Ci vorrà almeno una stagione di monitoraggio (si spera la prossima), studiare il movimento di veicoli in entrata così da poter meglio prevedere la regolamentazione. Poi bisognerà individuare gli anti preposti al mantenimento della cabina di regia.

Il presente dice che ci aspetta un nuovo week-end d’inferno, complice anche la manifestazione della Regata Storica che richiamerà ad Amalfi migliaia di persone da ogni dove.

Nella stagione della vera e propria invasione turistica, c’è solo un modo per sopravvivere in Costiera Amalfitana: affidarsi al cielo secondo l’antico adagio popolare: aiutati, che Dio ti aiuta.

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