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Costiera Amalfitana: in vendita antica torre d’avvistamento

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E’ il sogno ricorrente di chiuque si professi romantico vivere in un castello, in un faro, o in un’antica torre di avvistamento diroccata a strapiombo sul mare. In Costiera Amalfitana basterà sborsare 800mila euro per aggiudicarsi la torre vicereale denominata “Lama di Cane” del XVI secolo che sorge in una zona incontaminata ma scoscesa, su una scogliera proiettata sul mare tra Maiori e Capo d’Orso.

L’annuncio su un noto portale di vendite immobiliari.

La costruzione, rastremata verso l’alto, dispone di ambienti interni per un totale di 135 metri quadrati con annesso terreno. E’ atipica rispetto alle altre Torri vicereali, in quanto presenta cinque troniere sul fronte mare e su quello verso monte, mentre quattro troniere sugli altri due lati. Il fronte verso monte mostra vistosi crolli parziali delle mura. L’intonaco esterno, ancora presente in più parti delle facciate, è quasi del tutto scomparso sulla facciata rivolta verso il mare. E’ evidente il sistema costrutto delle mura a fasce sovrapposte. Sul fronte mare la Torre poggia su una solida base sporgente rispetto alle mura a scarpata.

Le continue scorribande dei pirati saraceni lungo le coste meridionali, spinsero il regno borbonico delle Due Sicilie a costruire una catena di fortificazione lungo tutta la costa.

La torre fu costruita a seguito dell’ordine del Viceré di Napoli, Don Pedro de Toledo, del 1532, con il nome di “de Cano” insieme alle altre Torri dell’Università di Maiori. Costruita a spese della comunità locale, l’avamposto svolse le funzioni di avvistamento e di difesa, dotando la sporgenza di un solido baluardo anti barbaresco.

Per la posizione inaccessibile la Torre fu presto abbandonata; in una documentazione fotografica del 1961 si possono ancora vedere integre buona parte delle mura e le troniere che cingevano la piazza. Nel 1969, la Soprintendenza ai Monumenti della Campania, approvò un progetto di restauro ma le difficoltà di accesso alla Torre hanno sempre fatto rinviare l’intervento. Nel 1974, viene documentato fotograficamente, il crollo definitivo delle torbiere.

Il bene, sottoposto a vincolo dei Beni Culturali, da tempo abbandonato, necessita di interventi urgenti di restauro.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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