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Domenico De Masi: grazie per averci regalato un sogno

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di SALVATORE ULISSE DI PALMA

Il mondo accademico piange uno dei suoi più insigni protagonisti.

Noi, cittadini di Ravello, perdiamo un riferimento, un innamorato della nostra città, un uomo di cultura che negli “Ozi” intuiva e sapeva realizzare.

Quell’originale, unica ed innovativa realizzazione che risponde al nome di Auditorium “Oscar Niemeyer” di Ravello, nacque in uno dei momenti proprio di “ozio”, gli “ozi” così cari alla letteratura classica e che porta il nome di Domenico De Masi, del grande architetto di Brasilia Oscar Niemeyer, dell’allora Sindaco di Ravello Secondo Amalfitano e, di tanti altri che ne condivisero il progetto, come l’ ex Sindaco di Ravello Salvatore Di Martino, che ne intuì, già tempo prima il morboso attaccamento alla nostra città e, lo volle Assessore esterno, affidandogli la delega alla Cultura.

Domenico De Masi, amico dell’illustre architetto brasiliano Oscar Niemeyer ed allo stesso tempo del Presidente del Brasile Lula, principiò, convincendo un po’ alla volta i tanti riottosi, l’opera che vide la luce a distanza di anni di scontri, talora anche aspri con associazioni ambientaliste ed istituzioni.

Giovane amministratore della città di Ravello, ho potuto abbeverarmi alla fonte della sua straordinaria creatività.

Da sempre, ci ha unito l’ amore per l’arte e per Ravello.

Mai il nostro rapporto fu segnato da intemperanze o cattiverie.

Domenico De Masi, il Professore, era un maestro e, ogni nostro incontro era caratterizzato da una stretta di mano, talvolta talmente forte che quasi provocava dolore, ma che rappresentava segno di affetto, stima e deferenza culturale.

Domenico De Masi mancherà all’ intera Nazione, ma soprattutto mancherà a noi, abituati come eravamo a vederlo passeggiare per le stradine, i vicoli o in piazza Duomo a Ravello seduto ai tavoli con i tanti amici che lo circondavano.

Ci mancherà il piglio dell’intellettuale e, perché no le pause…, quelle pause che noi eravamo abituati a leggere come idee future…

Professore Domenico De Masi, la nostra gente ti sarà sempre grata e, di certo non potrà dimenticare.

Una frase a te, Professore e maestro ti è sempre stata cara e che qui, mi piace riportare: “Ciò che conta non è l’architettura, ma è la vita, gli amici e questo mondo ingiusto che dobbiamo modificare”.

Ed è ciò che, con la tua vita hai contribuito a fare.

Grazie maestro Domenico De Masi, per averci regalato un sogno e, sii sempre quella rondine leggera, a te molto cara, che libera si libra in volo sapendo sempre dove volere arrivare, arrivare in quell’Infinito dove tutto si perde, che è luce e nuova vita.

*consigliere comunale della città di Ravello

redazione
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