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Ischia ancora nel fango. Trovati i corpi di una bimba e di un’anziana  

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I corpi di una anziaan e di una bambina di 5/6 anni sono stati trovati nelle case di via Celario travolte all’alba di sabato da una frana a Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia. La piccola portava un pigiamino rosa. Lo si apprende da fonti dei soccorritori.

I genitori e il fratello della bimba sono nella lista dei dispersi, così come gli zii che abitavano poco distante, sempre in via Celario, la strada nella quale si è riversata la massa di acqua, fango, massi e detriti staccatisi dall’Epomeo. 

“Per il governo l’emergenza deve essere superata, in questo senso si è dato incarico al ministero per la Protezione civile a dare vita a un gruppo di lavoro fra ministeri interessati per mitigare il rischio di frane e alluvioni legate al dissesto idrogeologico”. Lo ha detto il ministro Nello Musumeci al termine del Cdm. Occorre dare “definitiva approvazione al piano nazionale per il cambiamento, avviato nel 2016, ma che aspetta ancora l’approvazione definitiva”, ha aggiunto Musumeci.

“La presidente Giorgia Meloni sarà a Ischia nei prossimi giorni, non appena le operazioni lo renderanno possibile. Andare adesso sarebbe una passerella”. ha aggiunto Musumeci al termine del Cdm.

Continua la ricerca dei dispersi

Si scava senza sosta nel fango alla ricerca dei dispersi. Dopo una notte di intenso lavoro i soccorritori continuano a cercare tra detriti e macerie. Morte e paura. Un’isola ferita con persone sparite – la speranza è di trovarle ancora vive – sotto il fiume di fango che ha inghiottito anche vicoli, auto, giardini e cortili. Intanto, le forti raffiche di vento che sferzano l’isola non aiutano le operazioni. 

“L’attività di ricerca dei dispersi prosegue e oggi è una giornata decisiva, perché il tempo ci consentirà di rafforzare e mettere in campo tutti gli uomini dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, che sono sull’isola con mezzi adeguati“. È questo l’auspicio del direttore della Protezione civile regionale della Campania, Italo Giulivo, che ha preso parte dal Ccs, riunito in mattinata in Prefettura a Napoli.

In contemporanea, spiega Giulivo, “abbiamo deciso di avviare le attività per individuare e perimetrare la cosiddetta zona rossa, l’area interessata che deve essere evacuata preventivamente per poter valutare poi il rientro in sicurezza, qualora il quadro dei danni avvenuti ai fabbricati e al territorio sia tale da consentirlo”.

“In giornata saranno quindi effettuati sopralluoghi con voli aerei, messi a disposizione sia dalla Guardia di Finanza che dalla Capitaneria di Porto e dall’Osservatorio Vesuviano che, con le proprie squadre di esperti, supporterà la Protezione civile nell’attivita’ di individuazione delle nicchie di distacco delle frane dal Monte Epomeo, fino a individuare le aree arrivate a valle, provando a individuare quantitativi e volumi interessati”, aggiunge.

I dispersi

Sette persone abitavano in via Celario, sotto il monte Epomeo, a Casamicciola Terme, piccolo comune di Ischia, dove ieri alle 5 si è staccato un costone e un fiume di fango, pietre e detriti ha travolto case e auto.

Uno dei due corpi recuperati è di Eleonora Sirabella, 31 anni, di Casamicciola. Faceva la commessa in un negozio di abbigliamento e sognava di sposarsi con l’attuale compagno, un marinaio del posto, che è tra i dispersi.

Non si hanno tracce di Nina, una donna bulgara che era sull’isola da due giorni e di un suo amico, anch’egli bulgaro. È ancora isolata e nella lista una donna di 93 anni la cui casa è circondata da almeno tre metri di fango. I vigili non riescono ad arrivarci, così come non riesce ad intervenire l’elicottero.

Questa mattina a Ischia c’è ancore un forte vento, ma il cielo è limpido. Per tutta la notte i Vigili del Fuoco hanno lavorato con carabinieri, polizia e protezione civile, servendosi di generatori elettrici, per cercare di scavare nel fango che però è ancora denso. Non si è solidificato e questo provoca molte difficoltà anche ai cani molecolari, che purtroppo affondano e non riescono a rilevare la presenza di persone.

Al porto ci sono i sommozzatori che scandagliano ogni centimetro delle acque. Si pensa che qualche corpo possa essere stato trascinato a mare dalla forza del fango.

Fonte: AGI

redazione
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