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“La Costiera raccontata”, la nuova rubrica del Quotidiano a cura di Olimpia Gargano

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Da oggi il Quotidiano della Costiera aggiunge una nuova e preziosa rubrica. “La Costiera raccontata”, a cura della professoressa Olimpia Gargano, ricercatrice in Letteratura Comparata dell’Università Nice Côte d’Azur (Francia), racconterà di come la Costiera è stata vista, vissuta e immaginata nel corso dei secoli da scrittori e viaggiatori internazionali.

Chi racconta un luogo lo vede due volte: la prima, quando ne fa esperienza diretta, la seconda quando lo rielabora alla luce delle emozioni che ne ha ricevute. Chi legge i racconti che parlano di luoghi in cui è nato o che ha visitato ne ha una visione ancor più ricca, perché alle esperienze vissute in prima persona si aggiungono quelle degli autori che li hanno descritti. Quando poi si tratta di luoghi famosi come la Costiera Amalfitana, le immagini si moltiplicano in miriadi di storie, romanzi, poemi composti in tante lingue nel corso dei secoli.

Questa rubrica nasce come un “racconto nel racconto”, dove le descrizioni di una terra che conosciamo o che stiamo visitando per la prima volta ci invitano a “vedere” con altri occhi i paesaggi in cui siamo immersi, e a cui non sempre dedichiamo l’attenzione che meritano.

Fra gli aborigeni australiani c’è una tradizione affascinante, secondo la quale il continente è attraversato dai canti dei loro predecessori, che se li sono tramandati di generazione in generazione lungo quelle che sono appunto “le vie dei canti”, percorrendo le quali si incontrano storie ed esperienze di altri tempi. I canti, i romanzi, le poesie di chi ci ha preceduto sono il filo che ci riannoda al passato. Proviamo a tenere in tasca quel filo, e forse ci condurrà in uno spazio tutto nostro, dove ritrovare una bellezza che oggi rischia di sfuggirci.

Al tempo stesso, per i lettori che non sono mai stati in Costiera, queste pagine sono un invito a percorrerla con l’immaginazione seguendo “percorsi di parole”, magari in attesa di poterla visitare di persona. A loro, e ai tanti stranieri che hanno scelto di vivere qui, si rivolge la breve presentazione in lingua inglese che precede ogni percorso, una scelta che vuole essere anche un omaggio alla lingua che ha contribuito a far conoscere e amplificare il fascino della Costiera per milioni di viaggiatori che l’hanno amata e ogni giorno continuano a preferirla come loro meta.

Per finire – anzi, per cominciare! – c’è un altro aspetto che sta a cuore alla curatrice di questa rubrica. Queste pagine sono nate pensando a tutti coloro che amano leggere e conoscere autori e opere che hanno a che fare col nostro territorio, e che talvolta si sentono scoraggiati all’idea di affrontare letture impegnative. La conoscenza è fertile quando la si condivide, e per condividerla bisogna offrirla a tutti, anche a chi non ha avuto occasione o possibilità di compiere studi specialistici. Anche a loro, queste pagine vogliono suggerire percorsi narrativi da leggere prima o dopo una passeggiata lungo i nostri sentieri interpoderali, sospesi fra l’azzurro del cielo, del mare e l’oro dei limoni, in compagnia di scrittori di ogni tempo che hanno saputo coglierne e diffonderne la meraviglia.

Nota biobibliografica

Olimpia Gargano, nata a Ravello, è ricercatrice in Letteratura Comparata dell’Università Nice Côte d’Azur (Francia). Vive fra Ventimiglia, la Germania e il delizioso borgo di Pontone a picco su Amalfi. Traduttrice letteraria da inglese, francese, tedesco, albanese, ha insegnato Italiano e Latino nei licei. La sua attività di ricerca è dedicata alla Costiera Amalfitana e all’Albania. Ha curato la prima guida turistico-letteraria di Amalfi (Amalfi. La città famosa, la città da scoprire, Eidos, Castellammare di Stabia, 1995). Fra le sue pubblicazioni più recenti, Au pays des Skipetares. L’Albanie dans l’imaginaire européen des XVIe – XIXe siècle, Paris, Spinelle, 2020, e la traduzione di Stefan Andres, Amata Positano. Racconti dal Sud, Amalfi, Centro di Cultura e Storia Amalfitana, 2021.

Nella foto di copertina: Flying Books, di Kestutis Kasparavicius, 2007

redazione
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