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Locali Storici d’Italia, alla Pasticceria Pansa di Amalfi il diploma d’onore

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Amalfi, si sa, conserva la storia dell’antica Repubblica Marinara ma anche quella della fine pasticceria campana. Dai fratelli Pansa, la tradizione prosegue dal 1830. Il Sud era ancora sotto i Borbone e nel tempo l’elegante caffè ai piedi della scalea del Duomo, che presenta gli arredi di inizio Novecento, ha ospitato personaggi, artisti e poeti rapiti dall’incanto della “Divina”.

La Pasticceria Pansa rientra nell’elenco dell’associazione “Locali Storici d’Italia”: antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti, pasticcerie e caffè letterari sopravvissuti alle guerre mondiali e alle cannonate, alle crisi economiche e ai terremoti. E anche alla pandemia di Coronavirus. Veri e propri “musei dell’ospitalità italiana” che l’associazione racconterà attraverso l’edizione di una nuova speciale guida che racconterà come questi antichi esercizi sono sopravvissuti agli eventi più tragici della storia umana grazie alla forza e alla determinazione delle famiglie che li gestiscono da generazioni.

Martedì scorso al Gran Caffè Gambrinus di Napoli si è svolta anche, dopo due anni di pausa per la pandemia, l’assemblea nazionale dell’associazione a cui hanno partecipato soci e titolari provenienti da tutta Italia. Alla Pasticceria Pansa conferito il diploma d’onore per la preziosa opera in favore del sodalizio attraverso la custodia della storia dell’eccellenza italiana.

Il giorno seguente una delegazione composta dai titolari dei caffè Florian di Venezia, Mulassano di Torino, Gambrinus di Napoli, “La Bersagliera” di Napoli, Caffe dell’Orologio di Bergamo, Pedrocchi di Padova, ha trascorso una giornata di relax ad Amalfi, ospite alla Pasticceria Pansa. A fare da cicerone per una vista in Duomo è stato Andrea Pansa prima dell’immancabile momento (dolce, naturalmente) di condivisione confronto ai tavoli di piazza Duomo.

Gli eredi prdi una straordinaria tradizione di stile e qualità «risorsa eccezionale per il turismo italiano, perché consentono di scoprire concretamente, attraverso testimonianze, arredi e ricordi, il patrimonio storico del nostro Paese» ha dichiarato Enrico Magenes, presidente dei Locali Storici d’Italia.

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