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Danno erariale da 1,5 mln all’ex Conservatorio di Atrani: guai per 17 funzionari pubblici

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Questa mattina i militari della Guardia di Finanza di Salerno, su delega della Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti, hanno proceduto alla notifica di un provvedimento di invito a dedurre e contestuale “messa in mora”, con intimazione a risarcire per intero il danno causato all’Erario, nei confronti di diciassette persone, residenti tra le province di Napoli, Avellino e Salerno.

Le attività istruttorie sviluppate dal Nucleo di polizia economico – finanziaria della Guardia di Finanza diSalerno hanno permesso di accertare la “mala gestio” dello storico Conservatorio di Santa Rosalia di Atrani, di proprietà del Ministero dell’Istruzione.

Dalle indagini è emerso un danno erariale complessivo di 1.400.794,42 euro (a cui aggiungere rivalutazione e interessi), riferito, oltre che al mancato adeguamento dei canoni locativi per i conduttori che occupavano gli immobili in forza di un valido atto negoziale, ai mancati introiti dei canoni stabiliti in contratto, non riscossi e fatti colpevolmente prescrivere, ovvero riferiti alle somme non corrisposte dagli occupanti abusivi.

Tra le diciassette persone ritenute responsabili del danno erariale, i componenti degli ultimi quattro consigli di amministrazione, dal 2011 ad oggi, alcuni di questi avvocati, tecnici del Miur e politici della Costa d’Amalfi. L’ultimo CdA, scaduto nel 2021, è stato composto dal presidente Pietro Fico e dai consiglieri Walter Vecchi e Gabriele Gambardella.

In particolare, i riscontri contabili operati dalle Fiamme Gialle hanno consentito di procedere a una capillare ricostruzione di ben 52 unità abitative di proprietà dell’ente, a fronte di un degrado amministrativo-contabile e di una situazione di sconcertante abbandono che, prima di allora, aveva impedito al Comune di Atrani di avere una completa cognizione del patrimonio amministrato. Proprio l’amministrazione guidata dal sindaco Luciano De Rosa Laderchi aveva dato mandato di intraprendere un’azione di ricerca catastale che potesse fare luce sui presunti illeciti

Nello stesso contesto, l’attenzione investigativa è stata indirizzata alla verifica della legittimità e correttezza delle spese sostenute dagli amministratori dello stabile che si sono alternati nella conduzione e nella gestione dell’ente, i quali hanno addebitato sui conti correnti dell’istituto costi non giustificati sostenuti presso distributori di carburante, ristoranti, pedaggi autostradali, oltre che prelevamenti in contanti privi di “pezze” giustificative.

L’attività odierna si inquadra nel più ampio rapporto di collaborazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno con la Procura regionale della Corte dei conti di Napoli e costituisce il tangibile e sinergico impegno istituzionale a presidio del corretto impiego delle risorse dello Stato ed a contrasto degli sprechi e delle inefficienze nell’impiego delle preziose risorse pubbliche.

L’EX CONSERVATORIO DI SANTA ROSALIA

E’ uno degli ultimi Istituti Pubblici di Educazione Femminile ancora presenti in Campania fondato nel 1682 dall’Università di Atrani e dai notabili del borgo.

L’Istituto, che doveva provvedere all’avvio della vita monastica delle figlie e dei parenti dei fondatori oltre che all’educazione delle fanciulle povere o orfane del paese, si trova in condizioni di totale degrado strutturale, oltre a non assolvere più a nessuna delle sue funzioni a causa dell’incuria e dell’abbandono da oltre un decennio. Per evitare il totale decadimento dello stabile, nel 2020 il Comune di Atrani aveva inviato una lettera aperta al Ministero dell’Istruzione, al Consiglio dei Ministri, al Ministero per la Pubblica Amministrazione, al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, al Presidente della Regione Campania e all’Ufficio Scolastico Regionale. L’Istituto è posto sotto la diretta dipendenza del Ministero dell’Istruzione e già in passato il Comune aveva provato ad aprire un canale di comunicazione con l’Ente Scolastico Regionale per la Campania senza però risultati concreti. E così come il Conservatorio di Santa Rosalia stanno morendo anche tutti gli altri immobili in possesso dell’Ente Conservatorio.

Si tratta di 52 unità abitative derivati da lasciti e donazioni di benefattori; immobili ad uso abitativo e non, la cui locazione ad abitanti del posto ha contribuito in maniera importante a consolidare il perso dell’Ente.

Ci sono però vari aspetti poco chiari che hanno da sempre accompagnato la gestione economica e funzionale dell’Ente: la sede storica è in condizioni di totale abbandono e degrado con alcuni immobili fatiscenti; sembra che ci sia personale organico nonostante la funzione educativa sia del tutto smarrita, i bilanci sono introvabili e gli atti non vengono pubblicati sul sito del Conservatorio.

In poassato sono state diverse le rimostranze mosse riguardo alle assegnazioni in locazione di immobili che sarebbero avvenute senza evidenza pubblica.

Il Comune di Atrani ha spesso lamentato la mancata possibilità di accesso agi atti e il mancato pagamento di tributi locali nei confronti dello stesso ente.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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