di EMILIANO AMATO
(ANTEPRIMA) Furono rinviati a giudizio nel 2017 per sversamento di liquami in mare dopo che la Procura della Repubblica sequestrò, nel febbraio del 2016, l’impianto di depurazione delle acque di Positano. Dopo sei anni di strascichi giudiziari si è concluso il processo per l’ex sindaco Michele De Lucia, il presidente dell’Ausino, Mariano Agrusta e l’ex presidente Matilde Milite, il responsabile Lavori Pubblici del Comune di Positano Raffaele Fata e dei dirigenti e tecnici Ausino, Giuseppe Vitagliano, Massimo Martusciello, Domenico Bevilacqua, Iolanda Giuliano e Francesco Vaccaro.
Al centro dell’inchiesta della Procura, che portò al sequestro della maggior parte degli impianti della Costiera, il loro cattivo funzionamento, il più delle volte non idonei, vere e proprie vasche di decantazione, con conseguente sversamento dei rifiuti direttamente in mare.
All’attenzione degli inquirenti, coordinati dal procuratore dell’epoca Corrado Lembo e dal comandante la Capitaneria di Porto di Salerno, il corretto funzionamento dei depuratori ma anche il rischio per la salute pubblica.
“Omettendo consapevolmente di procedere alla depurazione/trattamento delle acque provenienti dagli impianti di trattamento dei reflui urbani siti in Positano in località Rivo dei Mulini, determinando lo scarico nel mare antistante il Comune di Positano di acque reflue fognarie non conformi ai parametri previsti […] In tal modo danneggiavano le acque del mare dal punto di vista chimico e biologico […]” questa l’accusa.
Con la sentenza pubblicata in data odierna, la seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, in composizione collegiale composta dal dottoressa Lucia Casale (presidente), giudice dottor Giovanni Rossi, Gop dottor Mario Russo, ha assolto gli imputati dai delitti a loro rispettivamente ascritti perché il fatto non sussiste. Alcune contestazioni legate ai reati contravvenzionali sono state dichiarate estinte per prescrizione.
Nel collegio difensivo gli avvocati Maurizio Mastrogiovanni, Roberto Lanzi Agostino De Caro, Riccardo Cafaro, Felice Lentini e Giovanni Torre.
La sentenza odierna segue quelle – dello stesso filone – che ha visto l’assoluzione di amministratori pubblici, dirigenti e tecnici Ausino per i Comuni di Praiano e Maiori.