Sono sei i punti fortemente inquinati in provincia di Salerno: alla foce del Reginna Minor a Minori, la foce del fiume Irno a Salerno, la foce del torrente Asa a Pontecagnano Faiano, la foce del canale di scarico a Marina di Eboli, la foce Capo di Fiume a Capaccio e la foce del fiume Testene ad Agropoli. Lo dicono i dati del monitoraggio condotto da Goletta Verde lungo le coste salernitane che hanno anche individuato due punti inquinati: uno a Capaccio/Laura la foce del rio presso via Poseidonia 441 e la foce del fiume Solofrone al confine tra Agropoli e Capaccio.
I dati sono stati presentati ieri in conferenza stampa a Salerno, che ha visto la partecipazione di Mariateresa Imparato presidente Legambiente Campania; Francesco Esposito Ufficio scientifico Legambiente Campania; Marco Crestani portavoce di Goletta Verde; Caterina Scarpa referente Arpa Campania; Attilio Maria Daconto comandante della Guardia Costiera di Salerno; Massimiliano Natella assessore Politiche Ambientali del Comune di Salerno.
La notizia della maglia nera di Minori, unica in Costiera Amalfitana, anche per quest’anno, continua a sorprendere dopo i recenti e confortanti dati dell’ARPA Campania che lo scorso 28 aprile avevano restituito la balneabilità allo specchio acqueo di Minori. Sembra che a poco o a nulla siano serviti tutti gli interventi messi in campo in questi ultimi anni, dal rifacimento della condotta sottomarina con l’installazione di un moderno impianto che conduce gli scarichi pretrattati a 635 metri al largo della costa, al controllo di tutti gli scarichi privati nel torrente Reghinna, fino alla recente pulizia e disostruzione della foce del torrente.