Se n’è andato in punta di piedi, con la discrezione con cui ha vissuto. Claudio Proto ha smesso di soffrire: ieri sera si è spento nella sua abitazione di Minori, circondato dall’affetto della sua famiglia. Aveva 82 anni. Dalla moglie Carlotta e dai figli Luigi, Daniele, Ivano e Massimo, con gli adorati nipoti che lo hanno sostenuto nella dura battaglia contro quella malattia degenerativa che lo ha debilitato nei suoi ultimi mesi di vita. Quella stessa vita scandita dal duro lavoro e per la sua famiglia.
Quella dei Proto è una delle famiglie tradizionali della Costiera Amalfitana, basata su principi inscindibili: il lavoro e soprattutto sull’unione. Indissolubile il legame di Claudio con la terra, con i suoi prodotti e le sue tradizioni. Uomo semplice e umile, dalle braccia forti e dal cuore grande, lo ricordiamo prendersi cura dei fondi agricoli di Taversa, a ravello coltivati a viti per la produzione di vini pregevoli.

Claudio, con Carlotta, ha assistito ai successi dei suoi quattro figli nel settore della ristorazione di qualità in Costiera Amalfitana: all’Arsenale di Minori prima, e alla Torre Normanna, poi, eccellenze del gusto del territorio, fra tradizione e innovazione. Una storia di successo che ha basi solide.
Il rito funebre si svolgerà domani, sabato 29 ottobre alle 15.30 nella Basilica di Santa Trofimena.
Non fiori ma opere di bene o donazioni per l’AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma).
Il direttore del Quotidiano della Costiera, la redazione e i collaboratori partecipano commossi al dolore della Famiglia Proto esprimendo sentimenti di profondo cordoglio.
Il messaggio dell’associazione di pubblica assistenza “Croce di Sant’Andrea”, “vicina alla famiglia Proto colpita dal dolore per la perdita del caro Claudio, padre e sposo esemplare. Il presidente e gli associati tutti si stringono in particolare al figlio Massimo, amico e sostenitore attraverso la sua costante attenzione e vicinanza alle attività dell’associazione, volte al bene. Affidiamo la buona anima del suo caro Padre a Sant’Andrea“.

