di EMILIANO AMATO
“L’Italia è un paese solidale che aiuta chi è in difficoltà, chi soffre. Il nostro obiettivo è sempre quello della pace, la pace giusta, a garanzia dell’indipendenza e del rispetto del diritto internazionale”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Taiani questo pomeriggio durante la conferenza di presentazione della missione umanitaria per l’Ucraina promossa da Padre Enzo Fortunato con la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione Italiana Gioco Calcio e la cooperativa Auxilium.
Lunedì prossimo l’arrivo a Leopoli dei convogli carichi di aiuti alla popolazione: scorte di medicinali e cibi per bambini, 24mila capi di abbigliamento della Nazionale Italiana di calcio e un generatore di energia elettrica donato da Enel capace di dare fornitura a una palazzina di venti appartamenti.
“Il governo è ben lieto di sostenere queste iniziative umanitarie – ha aggiunto Tajani – ma intanto facciamo tutto ciò che è in nostro potere per aiutare la popolazione civile. Parliamo sempre di Ucraina come se ci occupassimo soltanto degli aspetti militari: noi difendiamo il popolo ucraino, la sua indipendenza. Da una parte ci sono uomini che combattono, dall’altra donne e bambini che soffrono, che vivono momenti di grande difficoltà”. “In Italia abbiamo accolto circa 600mila ucraini – ha spiegato il ministro -, però è giusto poter aiutare inviare materiale alla popolazione che è quella più provata”.
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Per Padre Enzo Fortunato, capo delegazione, è questa la terza volta in Ucraina dallo scoppio del conflitto. “Vorrei che in questa significativa missione di pace ci fosse il cuore bello dell’Italia, la gente brava gente italiana, che dicesse con forza di voler sentire il battito della pace e non il fragore delle armi – ha detto -. Se siamo qui è anche per dire alla politica, attraverso il ministro degli Esteri, di fare la propria parte facendosi strumento di pace. Durante le mie precedenti missioni ho visto gente disperata che aveva perso tutto, la casa, familiari, ma non la speranza, rafforzata nel vederci lì, al loro fianco, a sostenerli. Vorrei dire a Putin e Zelensky, che difendono le proprie terre: incontratevi! Chiedo agli italiani, a chi vorrà accompagnare questo viaggio con la preghiera, di stare accanto a Papa Francesco che tanto si sta spendendo per la pace. A chi soffre, invece, alla povera gente dico: non vi preoccupate, il sole della pace sorgerà anche per voi”.
L’Italia scende in campo per la pace”: è la Cooperativa Auxilium ad aver immaginato il senso di questa missione pro Ucraina. Il fondatore Angelo Chiorazzo è nuovamente al fianco di Padre Enzo Fortunato nell’organizzazione della nuova trasferta.
“Il calcio si fa strumento di pace e solidarietà – ha dichiarato il presidente della FIGC Gravina – per questo la Federazione farà la sua parte nella missione umanitaria in Ucraina voluta da organizzazioni e persone di valore, guidate dall’instancabile Padre Enzo, che hanno fatto della speranza e dell’aiuto verso le popolazioni sofferenti la loro priorità. Contribuiamo inviando un ingente quantitativo di materiale sportivo ai civili e confermiamo sin da ora la nostra disponibilità al Ministro Tajani per sostenere, anche in futuro, iniziative di questa importanza. L’Italia è un Paese di grande umanità e il calcio è parte di questa straordinaria Comunità”.
Chiorazzo, con Giancarlo Viglione, responsabile legislativo e affari istituzionali della FIGC, ha omaggiato il ministro Tajani di una maglia da gioco della nazionale di calcio personalizzata col numero 23 (relativo all’anno in corso). Si tratta della stessa serie del nuovo sponsor tecnico indossata dagli azzurri nella gara con l’Inghilterra.
La delegazione guidata da Padre Enzo partirà lunedì prossimo alla volta del Parlamento Europeo di Bruxelles dove incontrerà il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la vicepresidente Pina Picierno. Alle 15 il volo a Rzeszov-Jasionka e trasferimento a Leopoli. Nei due giorni successivi visite alle città di Kiev, Irpin, Bucha e Fastiv. Tre camion e un’auto ammiraglia dell’Humanitas di Salerno andranno a formare il convoglio che consegnerà i beni di prima necessità e il vestiario alla sede della Comunità di Sant’Egidio a Leopoli. Giornalisti di Rai, Agi e Ansa seguiranno la spedizione.
“La pace non si costruisce con le armi che servono a difendersi ma creando fraternità – ha detto Angelo Chiorazzo – Ed è per questo che oltre ai 24mila capi della Nazionale di calcio, ai medicinali ecc. doneremo il ramoscello d’ulivo dell’albero messo a dimora da Giovanni Paolo II nel 1986 ad Assisi nello storico incontro Interreligioso e una copia dell’enciclica “Fratelli Tutti” che è il testo di Papa Francesco che ha ispirato il nostro impegno per l’Ucraina e le persone in difficoltà che accogliamo. Lo sport, e in particolare il calcio, è lo strumento più efficace per avvicinare i popoli e creare amicizia e fraternità. E così è nato il nome per questa missione”.