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Nuova Azienda Speciale Consortile, Maria Citro: «Necessaria figura di coordinamento per esigenze della Costiera»

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La costituzione dell’Azienda Speciale Consortile per i comuni di Cava de’ Tirreni e Costa d’Amalfi, a sostituire il superato Ambito S2, è certamente una conquista del territorio costiera, con diverse necessità. Da questa nuova struttura si attende maggiore efficienza e qualità dei servizi socio assistenziali erogati ai cittadini. Abbiamo intervistato Maria Citro, già assessore alle politiche sociali del Comune di Minori e professionista del settore, che con i sindaci di Scala, Ivana Bottone, e Praiano, Anna Maria Caso, con l’assessore Gisella Tenebre di Maiori più di tutti, in Costiera, hanno creduto la nascita dell’Azienda Speciale Consortile.

Dottoressa Citro, innanzitutto è soddisfatta del primo step relativo all’approvazione dell’atto costitutivo da parte del Comune di Cava de’ Tirreni?

Piena soddisfazione per la costituenda azienda consortile è difatti un lavoro che viene da lontano e che mi ha visto personalmente protagonista insieme alle ex colleghe attualmente Sindaca di Scala e Praiano e colleghi assessori alle politiche sociali del territorio costiero. Ho sempre ritenuto che si dovesse superare la forma associativa della convenzione ormai vetusta, in quanto nata come modalità gestionale in seguito alla legge 328 del 2000. Oggi la gestione dei servizi alla persona deve prevedere modalità snelle e soprattutto, la garanzia di personale stabilizzato e qualificato non legato a singole e periodiche progettazioni: questo è possibile in un’azienda con un’autonomia imprenditoriale e con un bilancio autonomo che vada in deroga al patto di stabilità.

Così come immaginata la ritiene compatibile con le necessità del territorio della Costiera Amalfitana?

Ritengo che l’azienda speciale consortile dei servizi alla persona sia assolutamente compatibile con il nostro territorio. Ciò che invece ho cercato di portare all’attenzione della politica locale e regionale era l’idea di creare un sub ambito della costiera amalfitana, andando in deroga alla legge regionale che prevede l’attribuzione di ciascun ambito territoriale al proprio distretto sanitario. Tale richiesta  si chiedeva contemplando l’articolo 19 della legge regionale numero 11 del 23/10/2007, difatti più volte siamo stati all’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali ad esporre le motivazioni senza però avere avuto esito positivo, si sarebbe dovuto mettere in campo un ricorso amministrativo.

In una recente intervista il sindaco di Cava, Vincenzo Servalli aveva ha dichiarato che «Cava come comune capofila ha svolto un ruolo importante impegnandosi a far collimare le esigenze di una grande città con quelle di piccole realtà come quelle della costiera amalfitana». Lei è d’accordo?

Sicuramente Cava de’ Tirreni ha svolto un ruolo importante in quanto Comune capofila in termini di responsabilità gestionale di bilancio e quindi di ripartizione dei fondi  e dei progetti ad essi legati, nonché per la gestione del personale,  pur tuttavia devo evidenziare che quasi mai si è riusciti ad ottemperare bisogni ed esigenze operative legate ai servizi per i cittadini del territorio costiero.

Qual è la sua proposta in merito per rendere più efficaci i servizi, in buona sostanza già svolti dall’Ambito S2?

Ritengo assolutamente necessaria nella nuova azienda consortile una figura di coordinamento che raccolga i bisogni di cittadini che vivono in un territorio geomorfologico particolare quale quello della costiera amalfitana vi ricordo difatti che la costiera è priva di servizi residenziali quindi abbiamo bisogno di servizi domiciliari, di progetti di inclusione sociale, di trasporto sociale, per cui ecco evidenzio la necessità di avere una maggiore incisività nell’assemblea della costituenda azienda sulle linee di indirizzo politico.

Leggi anche:

Approvato statuto dell’Azienda Speciale Consortile Cava-Costa d’Amalfi. Maggiore qualità dei servizi socio assistenziali

Servizi sociali Cava-Costiera: patto per l’azienda speciale consortile

Servizi Sociali, la Costiera Amalfitana lascia Cava de’ Tirreni. «Nuovo Ambito per esigenze del territorio»

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