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Odissea tra Amalfi e Ravello: niente bus, aumentano speculazioni e conducenti abusivi

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di EMILIANO AMATO

Dopo quarantadue giorni dal tragico incidente costato la vita al giovane Nicola Fusco, permangono le restrizioni sulla strada provinciale 75 che collega Ravello e Scala alla statale 163 “Amalfitana”. Al chilometro 3, la corsia esterna del curvone mancante delle protezioni sfondate dal bus turistico precipitato nel vuoto, resta sotto sequestro. Le indagini coordinate dal pubblico ministero, Carlo Rinaldi, titolare dell’inchiesta, richiedono la permanente delimitazione dell’area a consentire il lavoro del consulente tecnico d’ufficio, l’ingegnere Alessandro Lima, il quale potrebbe avere ancora bisogno di tempo per effettuare tutti i rilievi sulla consistenza dei muretti e sull’asfalto per valutarne la qualità.  

Di conseguenza permane il restringimento della carreggiata su cui attualmente non è consentito il transito ai mezzi superiori agli otto metri di lunghezza.  

Da quaranta giorni l’azienda del trasporto pubblico Sita Sud non garantisce il regolare svolgimento delle corse sulla linea di sette chilometri Amalfi-Ravello-Scala. I pullman abilitati, infatti, hanno una lunghezza di 9,26 e 10,75 metri. 

I collegamenti avvengono via Maiori e Tramonti (Valico di Chiunzi), con maggiore dispendio di tempi, percorrenza (circa 26 chilometri) e consumi, nonché la conseguente e inevitabile, diminuzione delle corse.  

Normalmente, nel periodo estivo, dalle 6,30 alle 24,30 dei giorni feriali erano garantite 43 corse giornaliere da Amalfi a Ravello (e altrettante per il ritorno), una ogni 25 minuti. Di sicuro una delle tratte con maggior traffico passeggeri della costiera.  

Tra le 10 e le 20, infatti, gli autobus, da 44 e 54 posti a sedere, erano strapieni con i posti in piedi occupati oltre il numero consentito.   

Sono sempre più numerosi quest’anno i turisti che giunti ad Amalfi in traghetto non rinunciano a visitare la città della musica nella stessa giornata. Si chiedono come mai non sia garantito un trasporto pubblico adeguato. Un tabaccaio di Amalfi, rivenditore di biglietti Sita, stanco e rassegnato nel dover fornire continue spiegazioni all’utenza, ha esposto un avviso in lingua inglese: “Non ci sono bus per Ravello perché la strada è chiusa. E’ possibile arrivarci in taxi”. 

Ad Amalfi alcuni tassisti offrono viaggi “condivisi”, consentiti a turisti, anche sconosciuti tra loro, a 20 o 25 euro a persona. 

In alcuni casi, titolari di minivan da 8 posti possono anche guadagnare tra i 160 e i 200 euro percorrendo 7 chilometri (e altrettanti di ritorno, magari anche a pieno carico).  

Intanto tra Amalfi e Ravello giro di vite dei comandi di polizia locale sulle auto private a noleggio con conducente. Gli abusivi sono all’ordine del giorno, col fenomeno in netto aumento. Furbetti che senza titolo abilitativo e con auto a uso privato cercano di farla franca, mimetizzarsi nel caos dell’”Amalfitana”.  

Solo nelle ultime settimane sono stati circa una dozzina per comune i casi in cui sono state riscontrate assenze dei titoli autorizzativi per lo svolgimento dell’attività di trasporto di persone o addirittura il mancato conseguimento della certificazione di abilitazione professionale. Gli improvvisati provengono principalmente dall’hinterland napoletano o dall’agro nocerino sarnese. Tutto all’insaputa dei clienti, specie stranieri, che pagano e ringraziano, e casomai elargiscono anche una lauta mancia. Da Roma l’auto di un’agenzia di viaggi trasportava due turisti stranieri per un tour giornaliero ad Amalfi al costo di 1250 euro. Ai controlli gli agenti della municipale interrogano prima i passeggeri chiedendo quale fosse il costo del viaggio e poi informazioni sul contratto sottoscritto. Immediata la giustificazione del conducente: «Sono cari amici», oppure «Sto aspettando alcuni parenti» o anche «Ho accompagnato i miei amici anziani» le più comuni. 

I trasgressori sono stati sanzionati secondo le norme del codice della strada, con ritiro della carta di circolazione e fermo amministrativo del veicolo 2 a 6 mesi e sanzioni amministrative fino a 694 euro. La mancanza di certificato di abilitazione professionale ha fatto scattare  anche ritiri di patente.  

Intanto mercoledì prossimo è programmata una riunione a Napoli, presso la sede regionale della IV commissione trasporti presieduta dal consigliere  regionale Luca Cascone. Al tavolo i sindaci di Ravello e Scala con i rappresentanti di Sita per fare il punto della situazione e immaginare soluzioni. Era stato chiaro il pm Rinaldi con il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier non più tardi del 26 maggio scorso: l’area dell’incidente resta sequestrata. L’estate più calda in costiera rischia di proseguire così, tra disagi, confusione, rischi e illeciti.  

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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