Se a luglio e agosto sembravano casi sporadici, le ultime assenze del cardiologo di turno al Presidio ospedaliero della Costa d’Amalfi preoccupano non poco. Specie alla luce delle recenti dichiarazioni del governatore della Campania, Vincenzo De Luca il quale ha annunciato che la carenza di personale medico in Campania inciderà sulla tenuta degli ospedali. Parole che non lasciano a diverse interpretazioni.
Anche oggi al piccolo nosocomio di Castiglione il turno 8-20 è rimasto scoperto a causa della mancanza del medico per malattia. E non vi è stata sostituzione da parte dell’Azienda Ospedaliera. Si tratta della sesta volta dallo scorso luglio: non era mai capitato con questa frequenza.
A garantire operatività al Pronto Soccorso soltanto il chirurgo e il rianimatore di turno. E questa mattina è saltata l’attività ambulatoriale di cardiologia di secondo livello. Inevitabili i reclami da parte dell’utenza, per lo più cardiopatica, che aveva prenotato con largo anticipo e pagato la prestazione e che si è vista costretta a tornarsene a casa. Ricordiamo che le prestazioni strumentali di cardiologia e angiologia non sono garantite dall’Asl: in Costiera possono effettuarsi soltanto a Castiglione.
Per fortuna al Pronto Soccorso, neanche stavolta, si sono registrati codici rossi, col personale in servizio che è riuscito a far fronte alle necessità. E dire che all’inizo dello scorso maggio l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno aveva assegnato sette giovani cardiologi al “Costa d’Amalfi” all’esito di procedura concorsuale (clicca qui per approfondire).
Alle già citate difficoltà si aggiunge la mancanza di internisti in un momento in cui la Costa d’Amalfi registra ancora, per tutto il mese di settembre, l’over booking relativamente al numero di presenze turistiche quotidiane. La parte medica del Pronto Soccorso viene sostituita proprio dal cardiologo perché il personale è carente e non riesce a coprire due turni. Quindi a mancare sono state le figure del cardiologo e dell’internista (la stessa persona). E se il rianimatore è impegnato nel trasferimento di un paziente in ambulanza all’ospedale di Salerno, resta soltanto un medico disponibile al Pronto Soccorso per ogni evenienza: il chirurgo.
Sono anni che il presidio ospedaliero della Costa d’Amalfi è stato riconosciuto in zona disagiata ma soltanto sulla carta. Nei fatti continua a vivere in condizioni di precarietà e senza una degna e definitiva organizzazione per una piena efficienza. Ma stavolta il rischio di un ennesimo depotenziamento è reale.