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Pesca illegale, a Cetara Guardia Costiera sequestra tonni rossi sottomisura

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A Cetara la Guardia Costiera ha sequestrato e posto alla distruzione immediata 33 esemplari di tonni rossi sottomisura. A operare i militari dell’ufficio locale marittimo guidati dal comandante Luigi Passaniti sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Salerno che negli ultimi giorni hanno intensificato attività di controllo della pesca illegale al contrasto della pesca di frodo di prodotti ittici, anche al fine di impedire la cattura indiscriminata di tonno rosso nel Mediterraneo mettendo. Il pescato è stato rinvenuto all’interno del porto, sia a bordo di imbarcazioni che in banchina. Individuati gli autori, diportisti residenti, destinatari di tre differenti verbali amministrativi per detenzione di esemplari di tonno rosso sottomisura (Thunnus Thynnus) allo stato giovanile della lunghezza media di 33 centimetri e del peso medio di 0,65 chilogrammi. Il pescato, sequestrato, è stato destinato alla distruzione.

Nei giorni a seguire – fanno sapere dalla Guardia Costiera –  le attività saranno ulteriormente intensificate al fine di contrastare la pesca illegale sull’intero litorale costiero.

Anche i ristoranti che acquistano tonni allo stato giovanile e privi della documentazione idonea a garantirne la rintracciabilità e la legittimità della cattura, rischiano fino a 24mila euro di multa e chiusura del locale, come pure tutta la filiera della pesca viene attenzionata.

Vietare la pesca di esemplari di misura inferiore alle taglie minime individuate per le diverse specie è particolarmente importante per la tutela delle risorse biologiche, in quanto significa consentire loro di raggiungere lo stadio di crescita nel quale possono riprodursi ed incrementare così la loro diffusione nei mari, a beneficio dell’ecosistema, ma anche dei pescatori e dei consumatori. La normativa vigente regolamenta in maniera particolarmente rigida la pesca del tonno rosso, non permettendone, tra l’altro, la cattura al di sotto di una specifica taglia minima (fissata in 115 centimetri o, alternativamente, in 30 chilogrammi di peso). Questa specie di tonnide è infatti da tempo minacciata dall’eccessivo sfruttamento degli stock presenti nel Mediterraneo e negli Oceani, ed è, pertanto, particolarmente tutelata dall’Ordinamento internazionale tramite l’lCCAT (International Commission for Conservation of Atlantic Tuna), un’organizzazione internazionale di cui è parte anche l’Unione Europea. Il tonno rosso, a differenza delle altre specie simili più comuni nel mediterraneo (alalunga, alletterato, palamita, tombarello) se lasciato crescere, può arrivare a superare i quattrocento chili di peso ed i tre metri di lunghezza.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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