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Ravello, commissionato studio su sorgenti elettromagnetiche per mappatura del territorio

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Resta alta a Ravello la guardia sulle principali sorgenti elettromagnetiche e a microonde presenti sul territorio comunale.

Con deliberazione 89 del 28 giugno scorso la giunta comunale del sindaco Paolo Vuilleumier ha dato incarico all’Ufficio tecnico di provvedere, anche mediante specifico incarico professionale ad azienda settoriale, alla mappatura delle principali sorgenti elettromagnetiche a radiofrequenza e a microonde in funzione sul territorio comunale. Successivamente alla verifica e alla misurazione dei livelli di fondo elettromagnetico nelle zone mappate e all’individuazione di aree idonee ad ospitare eventuali nuovi impianti di radio-telecomunicazioni o qualora necessario l’eventuale delocalizzazione di quelli presenti in aree maggiormente idonee per caratteristiche geomorfologiche ed elettromagnetiche.

La somma impegnata è di 5mila euro prenotata al capitolo “interventi per la tutela ambientale” del corrente bilancio di previsione.

L’attuale scenario tecnologico vede una intensa attività di diffusione dei sistemi di telefonia mobile di terza e quarta generazione, con la conseguente necessità di installazione di un elevato numero di strutture, antenne e nuovi impianti.

Il rischio del proliferare incontrollato di impianti impone di pianificare e razionalizzare in modo da rendere sostenibile lo sviluppo delle reti di telecomunicazione in tutti i contesti, in modo da garantire la tutela dei cittadini dai rischi derivanti dall’esposizione a campi elettromagnetici, la tutela dell’Ambiente attraverso l’applicazione del principio di sostenibilità, la tutela degli Operatori delle Telecomunicazioni che, gestendo un servizio dichiarato di pubblica utilità, devono essere messi nelle condizioni di fornire le prestazioni sul territorio di pertinenza, ed infine la tutela della Amministrazione la quale deve avere la possibilità di pianificare e razionalizzare l’installazione degli impianti allo scopo di controllare il proprio territorio.

«Nel programma di governo di questa Amministrazione c’è la ferma volontà di effettuare apposito studio sul territorio Comunale al fine di individuare le principali sorgenti elettromagnetiche a radiofrequenza e a microonde in funzione sul territorio che consenta di geolocalizzarle e mapparle su specifica cartografia. Lo scopo di tale attività è quello di verificare i livelli di fondo elettromagnetico nelle zone sensibili individuate e, di conseguenza, individuare le aree idonee ad ospitare eventuali nuovi impianti» si legge dall’atto di giunta.

Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse per tutte le problematiche connesse agli effetti dell’inquinamento da campi elettromagnetici, detto “elettrosmog”, motivato dal comprensibile allarme per i potenziali rischi derivanti dall’esposizione delle persone ai campi elettromagnetici (IARC press release n. 208 del 31 maggio 2011) e, ancor più, dalla crescente diffusione delle sorgenti di campi elettromagnetici (stazioni radio base per la telefonia cellulare, stazioni radiotv, elettrodotti ecc.).

La Regione Campania, già con la legge numero 14 del 24.11.2001 “Tutela igienico sanitaria della popolazione dalla esposizione a radiazioni non ionizzanti generate da impianti per “teleradiocomunicazioni”, così come integrata con le modifiche apportate dalla legge regionale 11 febbraio 2011, numero 3, al fine di tutelare la popolazione dai possibili rischi sanitari, derivanti dall’uso di apparati in grado di generare radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, ha disciplinato l’installazione e la modifica degli impianti per telecomunicazioni, nel rispetto della normativa statale in materia.

Con questa legge regionale, sono state disciplinate tutte le sorgenti che generano radiazioni non ionizzanti, utilizzate in impianti fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi con frequenza compresa tra 100 KHZ e 300 GHZ e con potenze efficaci massime al connettore di antenna superiore ai 7 watt.

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