di EMILIANO AMATO
Era stato condannato in primo grado per il reato di diffamazione, per aver definito i componenti dell’amministrazione comunale di Amalfi “assassini”, “maledetti”, “incapaci”. Condanna confermata in appello per Andrea Cretella, attivista politico, presidente dell’associazione “Mani Pulite”, nonché consigliere comunale di minoranza ad Atrani, notoriamente ostile alla giunta del sindaco di Amalfi Daniele Milano. La Corte d’Appello di Salerno (presidente Francesco Siano) all’esito della camera di consiglio di ieri, 22 aprile, non ha accolto il ricorso di Cretella, condannato al pagamento delle spese processuali di questo grado di giudizio nonché alla refusione delle spese di lite in 1.980 euro e relativi oneri. Le motivazioni entro novanta giorni.
I fatti risalgono al 2018 quando Cretella pubblicò su facebook alcuni post ritenuti offensivi nei confronti di sindaco e componenti la giunta comunale di Amalfi. Denunciò con un attacco ingiuriosi, a tutela della salute dei cittadini, l’eccessiva quantità di gas di scarico prodotta ad Amalfi, provocata dalle migliaia di veicoli, auto e pullman e dai imbarcazioni che ogni giorno circolavano, specie d’estate, nel comune capofila della Divina. Secondo Cretella sostanze nocive e polveri sottili che avrebbero potuto generare con maggiore facilità patologie tumorali ai polmoni e alle vie aeree respiratorie. Cose giuste dette nel modo sbagliato. Fu lo stesso attivista a inoltrare un esposto ai carabinieri di Amalfi, allegando foto, filmati e documenti che provano il rischio di inquinamento ambientale.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Salerno che gestiva il caso dispose all’Arpa Campania di effettuare i rilievi necessari per la verifica dello stato di inquinamento.
Per completezza d’informazione è stata proprio l’amministrazione Milano a eliminare i bus turistici e anche quelli del trasporto pubblico da piazza Flavio Gioia.
Cretella pubblicò ,il 28 maggio 2018, un rabbioso post di facebook mediante il quale additò tutte le responsabilità al sindaco Daniele Milano e alla sua amministrazione, nonchè alla minoranza. Li definì “assassini”, “maledetti”, “incapaci” perchè responsabili della salute pubblica. Nel giugno 2023, con sentenza del giudice Paolo Valiante della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, Andrea Cretella era stato condannato per diffamazione oltre al di una multa di 600 euro, oltre al risarcimento delle spese processuali per 2992 euro (oltre iva e cassa), di risarcimento dei danni in favore delle parti civili costituite, da liquidarsi in separata sede. Inoltre al pagamento del danno civile, consistente in 500 euro per ognuno dei cinque componenti della giunta comunale. Il pubblico ministero aveva anche chiesto la condanna a nove mesi di reclusione (richiesta non accolta).