di SALVATORE AMATO
Domenica 11 giugno 1933, novant’anni fa, Ravello viveva due importanti momenti della sua vicenda culturale contemporanea: il 50° anniversario della morte di Richard Wagner e l’inaugurazione del Belvedere conosciuto come Principessa di Piemonte.
Il primo evento veniva ospitato nella cornice di Villa Rufolo ed era organizzato dal Comitato Provinciale per il Turismo di Salerno, presieduto da Sabato Visco, con il supporto del prefetto di Salerno, Domenico Soprano. Il momento rievocativo ebbe risonanza europea, seguendo il successo del concerto celebrato il 18 maggio dell’anno precedente, in occasione della “Settimana Salernitana”, che aveva inaugurato di fatto, seppur con alterne vicende, la serie delle manifestazioni wagneriane.
L’esecuzione dei brani venne affidata all’orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, diretta da Edoardo Vitale, che offrì al numeroso e variegato pubblico un armonioso programma, a partire dal preludio del Lohengrin, seguito da pagine della Walkiria, del Sigfrido, Parsifal, Maestri Cantori di Norimberga e l’overture del Tannhäuser, che concludeva le due ore di concerto.
Tra il pubblico presente, c’era anche la Principessa di Piemonte, ricevuta in piazza Vescovado dai ravellesi che assiepavano la scala d’ingresso al Duomo, dal prefetto di Salerno, dal presidente del Comitato Turistico, dal podestà di Salerno Iannelli e dall’omologo ravellese Francesco Colavolpe e dal duca Confalone. Erano presenti anche i componenti del comitato per le manifestazioni wagneriane: principessa di Marsiconovo, barone Compagna, barone Ricciardi e marchese di Auletta.
La Principessa di Piemonte era accompagnata dai principi Romano di Reggio Calabria e dai conti Brandolin. Tra un’esecuzione e l’altra, nella torre di Villa Rufolo venne offerto “un sontuoso buffet”, cui prese parte anche Maria José del Belgio, che concludeva la sua giornata ravellese inaugurando il nuovo belvedere a lei intitolato, costruito sull’antico vigneto di proprietà di Paolo e Giuseppe Confalone dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Ravello, che lo aveva acquistato il 7 marzo 1933.