di EMILIANO AMATO
Dal passato al futuro. Come anticipato la scorsa settimana, a Tramonti Armando Imperato sarà della partita. Ieri sera, con un post di facebook ha confermato i rumors: sarà candidato sindaco alle elezioni del prossimo 8 e 9 giugno. Sfiderà l’amministrazione uscente guidata dal sindaco Domenico Amatruda.
L’ex funzionario Asl in quiescenza, sindaco di Tramonti dal 1992 al 1995 e dal 1999 al 2009, è pronto, a 76 anni suonati, a tornare a Palazzo di Città.
Sfiderà i suoi ex compagni di viaggio e discepoli di “Tramonti Democratica” che nel 2014, all’indomani della seconda vittoria elettorale consecutiva del sindaco Antonio Giordano, abbandonò per “differenti vedute” nelle modalità di gestione della cosa pubblica.
Anche se da allora di acqua ne è passata sotto ai ponti, Imperato ha spesso guardato con criticità il lavoro dell’amministrazione comunale e non ha mai abbandonato l’idea di poter tornare a indossare la fascia di primo cittadino. Non per vezzo personale, ma per tornare a offrire il proprio contributo di esperienze a favore della sua comunità.
La sua lista si chiamerà “Terra Operosa” ed è in fase di allestimento. Entro l’11 maggio la presentazione delle liste.
Abbiamo sentito telefonicamente Armando Imperato. E’ apparso molto motivato.
D. Cosa l’ha spinta a tornare in campo dopo dieci anni fuori dal giro?
R. Che praticamente è trascorso un decennio in cui non è successo nulla. Lo scollamento tra l’amministrazione e i cittadini è evidente. Le lamentele di persone che non si sentono rappresentate sono tante.
Lei aveva un’altra modalità di azione, la stessa che ha determinato la sua uscita di scena. Cosa lamenta in particolare al Municipio?
In passato c’era colloquio, il rapporto umano amministratore-cittadino era alla base. Negli ultimi anni siamo arrivati alle prenotazioni per il rilascio di un atto. Non si notifica più un atto, come cartelle Imu o bolletta dell’acqua. Negli uffici ci sono cartoni di buste parcheggiate e i costi delle raccomandate sono a carico dei cittadini.
Tenuto conto che le modalità amministrative non sono più quelle di un tempo, la sua personale visione dello scenario da cosa potrebbe dipendere?
C’è un lassismo totale, dovuto al fatto di non aver avversari e contestazioni di nessun genere. Il personale dell’ufficio tecnico cambia ogni sei mesi e non vengono rilasciate concessioni edilizie se non negli ultimi giorni. Qualche toppa d’asfalto si vede in questi giorni.
Avrà di sicuro fatto le sue opportune valutazioni prima di sciogliere ogni riserva e annunciare di presentarsi. A che punto siamo con la squadra che guarda al futuro?
Ci siamo quasi, mancano alcuni tasselli. Il medico, il farmacista, l’ingegnere, il ragioniere e anche qualche ex, ci sono. Faremo del nostro meglio.
E’ consapevole del fatto che sarà una bella sfida?
Sì, sicuramente non sarà facile, ma attualmente l’esperienza maturata e il tempo a disposizione mi consentirebbero di dedicarmi anima e corpo a questo impegno. Non ho alcuna ambizione personale: ho fatto per tre volte il sindaco e mi sento pronto a continuare a offrire il mio personale contributo a Tramonti.
