Caos all’aeroporto di Capodichino, a Napoli, dove da questa mattina si è svolto uno sciopero dei taxi. Nel corso della manifestazione non autorizzata sarebbero stati “aggrediti due autisti di Ncc rispettivamente davanti a un hotel e al Molo Beverello e molti altri minacciati”, ha spiegato in una nota Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, associazione per il trasporto privato di Ncc auto e bus turistici. Gli episodi sarebbero stati già denunciati alla Digos, ma le proteste dei tassisti stanno proseguendo. “Da questa mattina i taxi di Napoli hanno inscenato uno sciopero non autorizzato che sta sconfinando nella violenza – ha aggiunto Artusa -. Dall’aeroporto di Capodichino ci arrivano segnalazioni di Ncc bloccati, minacciati controllati, ma non dalle forze dell’ordine, bensì da tassisti e questo è inaccettabile”. “Gli Ncc lavorano su prenotazione attraverso contratti che hanno il dovere di onorare così come i nostri clienti hanno il diritto di usufruire del servizio che hanno richiesto – ha detto -. Chiediamo un immediato intervento della prefettura e delle forze dell’ordine al fine dell’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza e legalità, nell’immediato e nei prossimi giorni. Non è accettabile che sia una categoria a decidere chi possa o chi non possa lavorare in un aeroporto”.
Ad essere stati presi di mira quei colleghi che non aderivano alla manifestazione.
In realtà in molti erano all’oscuro di quanto stesse accadendo.
Fermate le auto dei tassisti con a bordo i clienti diretti in aeroporto i quali sono stati fatti scendere.
È quanto accaduto anche a un tassista proveniente da Ravello, con a bordo una coppia di turisti inglesi appena sbarcati e diretti in Costiera. La donna, in virtù del suo stato di gravidanza, rispettando le ragioni della protesta, ha chiesto di essere accompagnata fino a destinazione evitando lo stress da caos e ritardi. La richiesta alla fine è stata soddisfatta malgrado il forte clima di tensione.