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Agricoltura, finanziamenti per monorotaie in Costiera. Sindaci di Cetara e Minori scrivono ad assessore Caputo

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Un intervento decisivo per il finanziamento di sistemi di monorotaie per l’agricoltura della Costiera Amalfitana. E’ ciò che i sindaci di Cetara e Minori, Roberto Della Monica e Andrea Reale, con una lettera congiunta chiedono all’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo.

In una recente riunione svoltasi in Costiera, l’assessore regionale aveva garantito un investimento da 10 milioni di euro per finanziare la realizzazione di sistemi di monorotaia al servizio delle aree agricole di difficile raggiungimento.

Di seguito il testo completo della missiva a firma dei due primi cittadini.

Gentile Assessore Nicola Caputo,

abbiamo avuto modo, anche recentemente, di richiamare la tua attenzione sulla opportunità di varare un’apposita misura, attraverso la quale si potesse concretizzare il finanziamento dell’adozione, sul Territorio Campano, di ausili per il trasporto e la mobilità in territori acclivi, privi di diversi collegamenti, finalizzati a favorire la coltivazione e la raccolta dei prodotti agricoli.

Invero, le sollecitazioni che quotidianamente ci pervengono da parte dei nostri concittadini, ci inducono ad alcune considerazioni:

  • in linea con i piani previsti dall’ultimo PSR, abbiamo in più occasioni confermato che tali misure sarebbero state promulgate. Purtroppo però abbiamo dovuto registrare un cambiamento di rotta da parte dell’Amministrazione Regionale;
  • sulla scorta appunto della programmazione relativa ai PSR, anche forti delle personali rassicurazioni forniteci, avevamo sostenuto tali progettazioni, anche nella divulgazione dei programmi, in occasione delle ultime tornate Amministrative;
  • in occasione dell’ultimo convegno tenutosi al Comune di Maiori, convenendo sull’opportunità di procedere, hai personalmente confermato l’opportunità e il desiderio di attuare la misura;
  • i coltivatori, nostri concittadini, ci rappresentano la circostanza per cui, essendo oramai avanti negli anni, sarebbero costretti ad abbandonare le coltivazioni, qualora non ricevessero sostegni che alleviassero parte delle loro fatiche;
  • la frammentarietà delle proprietà non consente ai singoli di provvedere personalmente all’acquisto ed installazione di tali strumenti, per cui è concreto ed elevato il rischio che si perdano definitivamente le tipicità delle colture autoctone, dal limone Sfusato amalfitano ai vitigni, quali Fenile, Tronto, Tintore, la Pepella, il Ripolo, la Ginestra, lo Sciascinoso, la Falanghina, il Piedirosso, l’Aglianico, la Biancolella, e tanti, tanti ancora, tipici delle località che vanno da Furore a Positano, da Scala a Ravello, da Minori a Maiori, ad Amalfi. Tutto ciò per citare solo le colture del territorio di Costa d’Amalfi, ma non possiamo non rivolgere un pensiero alla coltivazione delle patate rosse nel territorio montuoso del Vallo di Diano, alle castagne di Montella, alle nocciole di Giffoni.

Alla luce di tutto quanto, Titsaremmo davvero grati se volessi farti portatore e sostenitore del programma teso alla concretizzazione di tali provvedimenti, nella misura minima di € 10.000.000,00 ed in linea con quanto tra di noi discusso e convenuto nell’ultimo incontro, già citato, di Maiori.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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