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Amalfi, diffamò giunta comunale: Andrea Cretella condannato in primo grado

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di EMILIANO AMATO

Aveva pubblicato su facebook alcuni post ritenuti offensivi nei confronti di sindaco e componenti la giunta comunale di Amalfi. Con sentenza del giudice Paolo Valiante della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, Andrea Cretella, attivista politico, presidente dell’associazione “Mani Pulite”, nonché consigliere comunale di minoranza ad Atrani, è stato condannato per il reato di diffamazione.

I fatti risalgono al 2018 quando Cretella denunciò, a tutela della salute dei cittadini, l’eccessiva quantità di gas di scarico prodotta ad Amalfi, provocata dalle migliaia di veicoli, auto e pullman e dai imbarcazioni che ogni giorno circolavano, specie d’estate, nel comune capofila della Divina. Secondo Cretella sostanze nocive e polveri sottili che avrebbero potuto  generare con maggiore facilità patologie tumorali ai polmoni e alle vie aeree respiratorie. Fu lo stesso attivista a inoltrare un esposto ai carabinieri di Amalfi , allegando foto , filmati e documenti che provano il rischio di inquinamento ambientale. Un’azione sacrosanta a tutela dei cittadini.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Salerno che gestiva il caso dispose all’Arpa Campania di effettuare i rilievi necessari per la verifica dello stato di inquinamento.

Cretella pubblicò il 28 maggio 2018 un rabbioso post di facebook mediante il quale additò tutte le responsabilità al sindaco Daniele Milano e alla sua amministrazione, nonchè alla minoranza. Li definì “assassini”, “maledetti”, “incapaci” perchè responsabili della salute pubblica.

Il sindaco, con la sua giunta, querelò il Cretella il quale dopo cinque anni è stato condannato, in primo grado, al pagamento di una multa di 600 euro, oltre al risarcimento delle spese processuali per 2992 euro (oltre iva e cassa), di risarcimento dei danni in favore delle parti civili costituite, da liquidarsi in separata sede. Inoltre al pagamento del danno civile, consistente in 500 euro per ognuno dei cinque componenti della giunta comunale. Il pubblico ministero aveva anche chiesto la condanna a nove mesi di reclusione, richiesta non accolta.

Le motivazioni entro novanta giorni, ma Cretella già annuncia ricorso in appello.

«Però nei confronti di tutti coloro, responsabili delle gravi omissioni di atti di ufficio che non ottemperavano ai loro doveri di ufficio per la tutela della salute pubblica nessuna sentenza – scrive Cretella sulla sua bacheca social – Ecco cosa capita a chi si impegna per tutelare la salute dei cittadini».

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