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Costa d’Amalfi nel caos, la triste realtà a colori illustrata da Miriam Barbaro

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Scene di ordinario caos che si affiancano e sovrappongono a compore la summa di tutte le varie paradossali situazioni che potrebbero capitare sulle strade della Costiera amalfitana. Nella sua vivace e originale illustrazione, l’artista Miriam Barbaro ritrae uno spaccato di vita e realtà propriamente a colori.

Succede sempre più spesso che un’ambulanza rimanga bloccata nel traffico, che i motorini s’infilino in un varco tra una marea di autoveicoli e autobus in ogni direzione, che i pullman si trovino ad affrontare una curva a così poca distanza tra loro da poter consentire quasi agli autisti di darsi il cinque.

Vacanzieri che si immortalano in improbabili selfie mentre altri si godono questo spettacolo surreale da una bizzarra postazione sul tettuccio della propria auto parcheggiata ovviamente in divieto di sosta. Per tentare di dirigere il traffico e dipanare la massa, un vigile esasperato è costretto a salire sul balcone di un’abitazione. Il tutto sotto gli occhi dei residenti che non sanno più se ridere o piangere e allora prendono tutto con filosofia, la filosofia della rassegnazione che deriva dall’impotenza. Non solo il senso di uno spazio congestionato e disordinato senza punti di riferimento, ma in questa rappresentazione colpisce anche il senso del tempo: il tempo che si vive in modo convulso e agitato quando bisogna andare a lavoro o a scuola e i mezzi di trasporto sono strapieni di turisti, il tempo che non c’è più se c’è l’impellenza di andare in bagno e allora la sia fa anche in strada, il tempo si perde aspettando arrivino altri pullman, come ben evidenziato dagli scheletri di chi ha aspettato invano ed è morto aspettando.

Un’opera singolare che trasuda ironia e presenta uno stato delle cose tutt’altro che divertente per chi lo subisce.

Questo il quadro della situazione in Costa d’Amalfi, sotto il sole che continua comunque a splendere sul mare della Divina nel quale un turista esasperato, intrappolato nel bus, è costretto a scappare, tuffandosi in mare direttamente dal trampolino fissato sul tetto.

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