Si è ripetuta nella notte tra il 12 e il 13 giugno la pratica della transumanza in Costiera Amalfitana. L’attività di migrazione stagionale di greggi, mandrie e pastori in differenti zone climatiche, ancora resiste all’economia turistica e si ripete con cadenza ciclica. Un evento unico sulla strada principale della Divina, con circa 300 tra capre e pecore che riscendono la collina sopra il villaggio di Erchie per iniziare la loro migrazione verso Agerola.

Anche quest’anno Giovanni, Franchina e i loro figli hanno percorso la mitica Statale 163 Amalfitana – a piedi -, in una notte, attraversando i comuni di Maiori, Minori, Ravello, Atrani, Conca dei Marini e Furore, per poter raggiungere il comune montano dove d’estate l’aria fresca e la nuova erba possono nutrire il bestiame fino all’inizio dell’inverno, quando faranno ritorno ad Erchie.

E’ questa una delle tradizioni più suggestive della Costiera, dal dicembre del 2019 dichiarata patrimonio dell’umanità. La tradizionale pratica di migrazione stagionale del bestiame, è stata iscritta, all’unanimità, nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
La foto di Gianluca Tesauro si riferiscono agli anni scorsi.