L’inasprimento dei rapporti tra Roma e Mosca dopo l’espulsione dei trenta diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale preoccupa anche il comparto turistico. Addio alle vacanze extralusso dei magnati nelle località più ambite del Belpaese.
Come in Costiera Amalfitana, dove nell’ultimo decennio potenti esponenti dell’oligarchia russa avevano scelto Ravello per sfarzosi matrimoni ed eventi sorprendenti.
E pare che la prossima estate resta confermata la prenotazione di un grosso, grasso matrimonio russo in una delle strutture più prestigiose della Città della musica, una location da sogno in grado di soddisfare ogni richiesta anche la più pretenziosa. Un vero e proprio festival dello sfarzo con star di calibro internazionale ad esibirsi su un grosso palco da allestire per l’occasione con attrezzature trasportate in elicottero.
Bocche cucite sull’identità degli sposi, una coppia facoltosa, disposta a sborsare cifre a sei zeri per il giorno più bello. L’organizzazione è a cura di un’importante agenzia internazionale: per il banchetto di nozze tovagliato, in tessuti pregiati, posate e candelabri in argento, divani in pelle, champagne e pregiatissimi vini italiani. E al taglio della torta fuochi d’artificio sul mare.
La location blindatissima con un rigidissimo servizio di sicurezza col compito di scandagliare tutti gli invitati ed evitare intrusioni.
Circa duecento gli invitati, molti dei quali appartenenti al mondo dell’alta finanza e dello show business, provenienti principalmente da Stati Uniti e, naturalmente, dalla Russia che il cui soggiorno è previsto presso le migliori strutture a cinque stelle del paese. Ad oggi, però, resta l’incognita per parenti e amici russi.
Una situazione che tiene in apprensione sia gli organizzatori, sia gli sposi che si vedrebbero costretti a rinunciare alla presenza dei loro familiari o, in alternativa, a rimandare l’evento.
La tipologia di nozze-evento con budget milionari di ricche ed esigenti famiglie dell’ex Unione sovietica era stata già sperimentata nel 2009, nel 2012 e nel 2015. Location d’eccezione fu l’auditorium “Oscar Niemeyer” per il cui fitto, ad uso esclusivo, il Comune di Ravello aveva chiesto una cifra sostanziosa: poco meno di 20mila euro. I banchetti nuziali si svolsero sul piazzale con servizio di catering, mentre l’auditorium venne utilizzato per gli spettacoli.
Nel 2009 Elena Avetisyan, figlia di Vladimir, uno dei manager più noti in Russia convolò a nozze con il britannico John Partington nella meravigliosa location di Villa Cimbrone. Centocinquanta gli invitati, esponenti dell’imprenditoria, della politica e della diplomazia russa. Il rito ortodosso si svolse sul meraviglioso terrazzo del belvedere con vista sull’infinito. A esibirsi durante i festeggiamenti la cantante Duffy: soltanto il suo cachet ammontava a 250mila euro.
Intanto sempre a Ravello, a causa del conflitto in corso, è stato annullato il matrimonio di una super modella ucraina con un ricco imprenditore americano. La data era stata fissata già tempo prima al 4 maggio.
«Se negli ultimi due anni non si è viaggiato causa Covid, continua il momento di instabilità mondiale con questa guerra – spiega il wedding planner Mario Capuano che da oltre un ventennio organizza il giorno più bello per coppie di tutto il mondo -. Sono stati numerosi i matrimoni annullati, altri sono stati posticipati e per questa stagione, fatti i dovuti scongiuri, dovremmo ritornare a numeri importanti. Restano fedeli gli americani e anche gli inglesi malgrado i primi negativi effetti della Brexit. I russi sono ancora mosche bianche».
Fino al 2019 in media erano 280 i matrimoni che ogni anno, prevalentemente da aprile a ottobre, si celebravano nella Città della Musica.
Circa 70 con rito religioso, il resto civili o simbolici (negli ultimi diciassette anni l’ufficio anagrafe del Municipio ha registrato oltre duemila atti di matrimonio), per un giro d’affari di diversi milioni di euro a vantaggio non soltanto delle strutture di banqueting e alberghi, ma anche di ristoranti, bar, bed and breakfast e società di servizi e trasporti.
