di VALENTINA DI GIOVANNI*
Il limone (Citrus limon (L.) Osbeck) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto. Sebbene le origini del limone siano incerte, si pensa che i primi luoghi in cui sia cresciuto siano la Cina, dove veniva coltivato già prima della dinastia Song (960-1279 d.C.), la regione indiana dell’Assam e il nord della Birmania. Secondo alcuni studiosi, gli antichi romani conoscevano già i limoni.
Fino agli anni Cinquanta si riteneva che il limone era stato importato nel Mediterraneo dagli Arabi e dai Crociati intorno al X secolo, in epoca espansionistica.
A seguito, delle campagne di scavo effettuate sui resti archeologici delle città sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 dc di Pompei e della vicina Oplontis (Torre Annunziata) furono rivenuti pareti affrescate con piante fruttifere di limoni e un vaso in cui era coltivato questo prezioso frutto.
Gli studi successivi su queste testimonianze confermarono addirittura che nel periodo romano nella zona del Vesuvio già erano presenti le due varietà più importanti che ancora oggi vengono coltivate: il femminiello di Sorrento e lo Sfusato di Amalfi.
I limoni compaiono nelle Azzorre nello stesso periodo, nel 1493, ad opera Cristoforo Colombo, che li portò fino all’isola di Hispaniola. In Costiera Amalfitana il limone è considerato un alimento IGP.
Il limone ha una proprietà particolare, la sua pianta fiorisce in continuazione. Si ha così la possibilità di vedere in una pianta di limoni fiori, frutti acerbi e maturi contemporaneamente. Il limone è un agrume dalle mille proprietà nutritive: ha poche calorie, circa 29 kcal per 100 grammi, e una quota insignificante di grassi. E’ costituito per la maggior parte da acqua, ed ha un basso indice glicemico. Il minerale più abbondante nel limone è il potassio mentre tra le vitamine sicuramente la vitamina C è quella presente in maggiori quantità. Ci sono anche sostanze ad azione antiossidante quali beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina. Altre sostanze che conferiscono al limone particolari proprietà sono l’acido citrico, il limonene e i pineni, questi ultimi due contenuti nell’olio essenziale di limone e nella buccia. Grazie alle sue numerose proprietà, viene largamente utilizzato a scopi terapeutici. L’alto contenuto di vitamina C gli conferisce proprietà antiossidanti, prevenendo l’invecchiamento cellulare contrastando i danni ossidativi provocati dai radicali liberi.
Questo effetto si esplica anche a livello cutaneo, svolgendo un’azione antiage; favorisce la digestione poichè stimola la produzione dei succhi gastrici responsabili del processo digestivo; depura l’organismo ed è in grado di favorire l’eliminazione di scorie e tossine accumulate nell’organismo; contrasta la formazione dei calcoli mediante l’acido citrico; è antibatterico ed abbassa i livelli di colesterolo. Uno studio effettuato su topi con colesterolo alto indotto dalla dieta, ha dimostrato come la somministrazione per 15 giorni di succo di limone liofilizzato abbia prodotto una riduzione dei livelli di colesterolo cattivo, e un aumento sul colesterolo buono. La presenza di vitamina C, inoltre, contrasta l’ossidazione del colesterolo nelle arterie, evitando dunque l’instaurarsi della patologia dell’arteriosclerosi. Infine grazie al contenuto di vitamina C si ha un aumento delle difese immunitarie.Negli ultimi anni si è vista l’importanza del limone nel processo di tumorogenesi, a seguito di numerosi studi si è notato che il limone, ma più in particolare la buccia del limone ha un ruolo antitumorale. Questo grazie ai flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni, e ai limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia e che contribuiscono a fornire il tipico sapore agro): molecole con notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (Dna) e quindi aprire la strada ai processi di formazione della neoplasia. Si è scoperto che la pectina degli agrumi contenuta sia nella polpa che nella scorza, è in grado di inibire la diffusione del cancro alla prostata, mammella e alla pelle. Il limone contiene 22 composti anti-cancro, tra cui limonene, pectina, glicosidi cardiaci, flavonoidi che interrompono la divisione cellulare nelle cellule tumorali. Uno studio pubblicato sul Current Cancer Drug Targets, afferma che i flavonoidi del limone hanno il potere di rallentare il processo di duplicazione delle cellule tumorali grazie ad una efficace azione antiproliferativa. E’ dunque necessario introdurre in un corretto stile alimentare l’uso di limone.
*biologa e nutrizionista di Vietri sul Mare