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Vittorio Sgarbi stasera a Minori “alla scoperta dell’arte ritrovata”

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Evento imperdibile stasera (giovedì 3 agosto) a Minori. In Piazza Cantilena, ai piedi della monumentale Basilica di Santa Trofimena, Vittorio Sgarbi intratterrà il pubblico in lectio magistralis nell’avventura dell’arte ritrovata.

Il noto critico d’arte e sottosegretario alla Cultura è ospite della rassegna estiva curata da Gigi Marzullo  “Letto a una piazza” stasera condotta dal giornalista Angelo Ciaravolo.

Nell’occasione Sgarbi – da sempre legato alla Costiera Amalfitana – presenterà il suo ultimo libro, “Scoperte e rivelazioni”,  (edizioni La nave di Teseo) in cui l’autore conduce il pubblico in una vera e propria caccia al tesoro attraverso musei, palazzi, case d’aste e pievi di provincia che sono il terreno di questa ricerca attraverso l’Italia.

“Ci sono quadri che portano in sé un mistero che appare impenetrabile, sia per l’assenza di dati di provenienza, sia per una resistenza a fornire elementi di riconoscibilità, che sono gli stessi per cui l’occhio ritrova i tratti del padre o della madre nel figlio, sentendone l’aria di casa. Quest’ultimo esercizio, per il critico, ha qualcosa di magico. È una penetrazione oltre la superficie delle immagini, per individuare l’anima dell’autore, la sua natura profonda” scrive Sgarbi che da sempre interpreta la sua missione di critico d’arte come un’appassionata, e inesauribile, ricerca di bellezza. Una bellezza che si mostra spesso evidente, riconoscibile, documentata, e chiede solo di essere raccontata. Ma accade talvolta che essa, al contrario, rimanga celata: perché nascosta in luoghi remoti e meno battuti, oppure annebbiata da attribuzioni frettolose e clamorosi abbagli, o ancora semplicemente dimenticata nel corso del tempo. È in questi casi che il critico si fa esploratore, detective, cacciatore di capolavori perduti. Musei, palazzi, case d’aste e pievi di provincia sono il terreno di questa caccia al tesoro che Vittorio Sgarbi conduce in prima persona, percorrendo chilometri attraverso l’Italia, osservando le opere dal vivo, studiando i cataloghi. L’occhio del critico restituisce così un patrimonio di bellezza finora sconosciuto: dalla straordinaria scoperta, diventata un caso mondiale, di un nuovo Caravaggio a Madrid al busto di Canova ritrovato in una collezione privata, dall’apparizione di nuove opere di Guido Cagnacci, Lorenzo Lotto e Guercino all’emozione di ampliare il catalogo di Jusepe de Ribera, Sassoferrato, Beniamino Simoni e Luca Giordano. Un viaggio inesauribile, che a ogni pagina rivela una sorpresa.

redazione
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