di EMILIANO AMATO
Leopoli (Ucraina) – Ha atteso fino a tarda serata, nella sede arcivescovile, l’arrivo della delegazione italiana in missione umanitaria in Ucraina. Il vescovo di Leopoli, monsignor Mieczysław Mokrzycki, ha accolto, alle 21.30 di ieri, Padre Enzo Fortunato, Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium e Adriano Roccucci, vicepresidente della Comunità di Sant’Egidio. Ritardi al confine polacco-ucraino e la neve hanno stravolto il programma.


“Questi gesti di solidarietà e vicinanza, queste visite, sono importanti per il popolo ucraino. La gente è ente molto riconoscente degli aiuti ricevuti. Non sappiamo quanto durerà questa guerra: noi abbiamo accolto qui, nella nostra parrocchia, circa 150 profughi. Vengono molti medici che durante la settimana si danno il cambio per le cure dei profughi.
Sappiamo che c’è tata morte, tanti feriti, soldati rimasti invalidi: purtroppo la guerra continua. Domani (oggi nda) partecipo a un funerale a Tarnopil di un altro soldato ucciso, per stare vicino alla famiglia. E’ un piccolo gesto che possiamo fare verso le famiglie e per chi ha donato la vita per la patria e per la pace.
Questo coraggio e voglia di combattere sta nel cuore e nel popolo e loro non hanno perso quella speranza, quella forza, nonostante cresce la povertà, aumentano morti e feriti, ma loro non hanno perso questo spirito combattivo per vincere. Questi aiuti che provengono dagli altri paesi sono di grande conforto per i soldati che sentono appoggio dai propri vicini“.


Molto cordiale l’incontro con Padre Enzo Fortunato che ha ricordato con piacere i tempi in cui mons. Mokrzycki favoriva gli incontri del giovane francescano con Giovanni Paolo II di cui era secondo segretario particolare, confermato poi da Benedetto XVI.
SITUAZIONE LEOPOLI
“Per fortuna qui a Leopoli la guerra non si percepisce come in altri posti – ha detto mons. Mokrzyck -. Abbiamo tanti profughi, circa 200mila, abbiamo sofferto due mesi e mezzo per la mancanza di elettricità, con lavori e fabbriche ferme. La gente è abituata oramai alle sirene che sentiamo due o tre volte al giorno. C’è calma e i soldati non sono più in strada e restano nelle caserme: quando suona l’allarme escono, ma la città è molto tranquilla. Mercoledì prossimo faremo la Via Cruis per le strade della città, dalla cattedrale alla Chiesa di Sant’Antonio. I fedeli rispondono sempre positivamente”.

Padre Enzo, che prima di partire per l’Ucraina è stato a colloquio con papa Francesco, ha portato in dono coroncine di rosario e il messaggio pasquale del Pontefice. Angelo Chiorazzo, invece, ha donato a mons. Mokrzycki una maglia della nazionale di calcio personalizzata da parte della FIGC che sostiene la missione donando 24mila capi di abbigliamento della nazionale per i ragazzi ucraini.
Subito dopo la delegazione ha fatto visita alla comunità francescana di Leopoli a cui ha consegnato una cospicua fornitura di abbigliamento sportivo per i ragazzi degli oratori che gestiscono, oltre agli omaggi di Papa Francesco portati da Padre Enzo che ha potuto riabbracciare i suoi confratelli.
Questa mattina il programma prevede la visita all’ospedale di Leopoli a cui saranno donati i farmaci raccolti. Poi incontro col sindaco e visita al quartiere in cui sono accolti gli sfollati a Leopoli, visita alla sede della Comunità di Sant’Egidio e partenza per Kiev.
