di LUCIA LIETO
Grande partecipazione ieri mattina all’hotel Polo Nautico di Salerno dove si è tenuta la riunione provinciale del Movimento 5 Stelle alla presenza dell’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Sono intervenuti inoltre l’eurodeputato Mario Furore, i senatori Anna Bilotti e Francesco Castiello. A moderare l’incontro la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno Virginia Villani.

Ambiente, lavoro e diritti i grandi temi su cui si sono confrontati attivisti, sostenitori del movimento e rappresentanti dei gruppi territoriali. Tra questi anche alcuni attivisti in rappresentanza della costiera amalfitana, che hanno riportato l’urgenza di intervenire sulle problematiche più importanti del territorio, dalla mancanza di infrastrutture, di intervenenti di manutenzione stradale al bisogno di depuratori funzionanti. E naturalmente, in materia di ambiente e tutela del territorio, non poteva mancare l’appello per bloccare l’opera del tunnel tra Minori-Maiori. «La galleria non si farà» rassicura la senatrice Anna Bilotti e dello stesso avviso è anche la Virginia Villani che ha così dichiarato: «Ho seguito la vicenda e sono vicina ai cittadini della costiera e mi impegnerò in prima persona per bloccare questo inutile scempio, un tunnel orribile e costoso, battendomi in tutte le sedi istituzionali ed interfacciandomi personalmente con Sergio Costa, ex Ministro dell’Ambiente ed ora Vicepresidente della Camera, da sempre in prima linea per la tutela dell’ambiente».

Centrale è stato l’intervento del professore Tridico, che si è soffermato sui pericoli per il Sud che derivano dall’autonomia differenziata proposta dell’attuale governo Meloni, una riforma da lui definita «classista e di svantaggio per i poveri, cui conseguirà la dissoluzione dei servizi universali pubblici a vantaggio del privato e dei ricchi». Per fare opposizione, quindi, anche in vista delle prossime elezioni, sarà cruciale l’azione dei gruppi territoriali, e tra questi anche quello della costiera amalfitana, chiamato in causa per definire le linee del nuovo programma, coinvolgendo prima di tutto giovani onesti e preparati che hanno il dovere ed il diritto di poter cambiare il modo di fare politica, mettendosi gioco nelle amministrazioni locali anche delle più piccole comunità, troppo spesso vittime del clientelismo e della oramai normale pratica del voto di scambio.
