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Ravello Festival, apertura in clima wagneriano. Sul palco torta per festeggiare 70esima edizione

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Una grande torta di compleanno sul palco per brindare all’inaugurazione della 70esima edizione del Festival di Ravello. Si è concluso così, ieri sera al belvedere di Villa Rufolo, il concerto inaugurale della rassegna, tra le più longeve d’Europa.

Come in quel lontano 18 giugno 1953, sul palco l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli. A guidarla magistralmente è il direttore Juraj Valčuha che ha riproposto lo stesso programma di 69 anni fa.

Il concerto è stato preceduto da una cerimonia durante la quale è stato presentato l’annullo speciale realizzato in collaborazione con Poste Italiane. Sulla tribuna gremita in ogni ordine di posto (480  le poltrone quest’anno), le autorità, dal sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, al vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola a rappresentare il  governatore Vincenzo De Luca, al presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, al presidente della Fondazione Ravello, Dino Falconio e i consiglieri di amministrazione e di indirizzo. Presente anche il past president Domenico De Masi.

Concerto non semplice per l’Orchestra, in un clima wagneriano, condizionato da folate di vento a insidiare leggii e spartiti e soprattutto la resa acustica; ma l’intesa tra i professori d’orchestra e Valčuha, oramai ben rodata, ha superato ogni ostacolo. Intorno un paesaggio immaginifico: le nuvole spinte dal vanto, catturando la luce del sole al tramonto, hanno offerto suggestioni differenti fino all’imbrunire.

Il Preludio del primo atto de I Maestri cantori di Norimberga, il Preludio e Morte di Isotta dal Tristano e Isotta, l’Incantesimo del Venerdì Santo dal Parsifal, il Mormorio della Foresta da Sigfrido e l’Ouverture del Tannhäuser hanno fatto rivivere “Il Giardino di Klingsor” in tutta la sua magia.

Nel bis, wagneriano naturalmente, il Preludio del terzo atto di Lohengrin e standing ovation per Valčuha e l’orchestra.

Nel finale di serata a sorpresa, sul palco, portata una grande torta col logo del 70esima edizione del festival offerta, poi, a tutti gli spettatori. L’iniziativa del presidente della Fondazione Ravello, Dino Falconio, del presidente del consiglio di Indirizzo Lorenzo Lentini e del direttore artistico Alessio Vlad.

«Ricordo, un tempo, nelle nostre case c’era la stanza degli ospiti dove c’era una cristalleria con oggetti luminosi che attiravano l’attenzione, era il pezzo forte della casa – ha detto il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, durante il suo saluto – Era un modo di esprimere una bellezza, un prestigio. La Campania, come la nostra casa, ha la “cristalleria Ravello”. Non solo per la straordinaria bellezza paesaggistica ma anche per la storia culturale che ha accompagnato questo paese. È questo lo spirito con cui la Regione Campania sostiene e fa i suoi migliori al 70esimo Festival di Ravello».

E’ stato lo stesso Bonavitavola agiustificare l’assenza del governatore De Luca trattenuto per una riunione sull’attuale situazione sanitaria.

redazione
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