di SIGISMONDO NASTRI
La scomparsa della professoressa Dorotea Memoli Apicella mi rattrista profondamente. Con lei Salerno perde un caposaldo importante del suo patrimonio culturale, documentato dagli scritti che lascia in eredità alle giovani generazioni.
Cito qui, da una nota biografica delle edizioni Marlin, oltre al saggio su Gregorio VII e L’albero dei Filipponi (del 2015): «Culti di origine greca a Salerno (2001); Adelperga, da Pavia alla corte di Arechi (2004); Sichelgaita tra Longobardi e Normanni (II ed., 2009)», gli articoli pubblicati negli Annali del Liceo Tasso e nella “Rassegna Storica Salernitana”, «tra cui Divagazioni onomastiche su Trotula de Ruggiero».
Vincitrice, nel 1998, del Premio storico-letterario Leopoldo Cassese per la ricerca inedita su Itinerari salernitani di folclore religioso.
Ebbi il piacere di essere scelto, con il preside Francesco Criscuolo e la professoressaMaria Carla Sorrentino, a presentare, nel luglio 2014, nei giardini di Palazzo Mezzacapo a Maiori, il suo romanzo storico lo, Trotula, edito da Marlin, ispirato alla figura di Trotula De Ruggiero, la grande magistra della Scuola Medica Salernitana, vissuta nell’XI secolo. Libro finalista al Premio Fiuggi Storia di quell’anno.
Il direttore e la redazione giornalistica del Quotidiano della Costiera esprimono alla famiglia Memoli-Apicelal i sentimenti del più profondo cordoglio.