Domenica 10 dicembre torna l’appuntamento con il “Il mosto che diventa vino”. La manifestazione, giunta alla 16esima edizione, è promossa dall’associazione Gete con il patrocinio del Comune di Tramonti, Provincia di Salerno, Regione Campania “Assessorato Agricoltura” e si svolge, come di consueto, nella borgata di Gete, presso la storica Cappella Rupestre dell’VIII secolo.
Gete, tra cultura, storia e sapori, fa parte dei tredici villaggi del territorio di Tramonti con i suoi importanti storici terrazzamenti di vitigni come il Tintore, cornice nella sua bella vallata tra i Monti Lattari attraverso la storica Foce di Tramonti ovvero l’antica “via del commercio”.
Tema della giornata “A Tramonti – Cultura a confronto con il mediterraneo” con la presentazione di una nuova Antologia di Tramonti – Opera n. 12 “Conoscere il passato per costruire il futuro” a cura della dottoressa Giulia Annunziata.
Ospite della manifestazione l’architetto-pasticcere Bartolomeo Giordano di Tramonti, autore del suo libro di ricette dal titolo “Bart Off, dal Forno dell’Architetto”.
Il programma della manifestazione prevede, alle 11.00 l’apertura dell’evento con il coordinamento della tavola rotonda da parte del giornalista de “Il Mattino” Mario Amodio.
Ai saluti istituzionali del sindaco di Tramonti, Domenico Amatruda e del presidente dell’Associazione Gete, Antonio Giordano, gli interventi del professor Domenico Taiani, segretario dell’Associazione Gete, Giulia Annunziata, autrice dell’Opera n. 12 “Antologia di Tramonti”, Donato Sarno del Centro di Cultura e Storia Amalfitana ed il professor Alfonso Tortora, docente di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Salerno.
A conclusione e per l’occasione, in piazzetta, presso la sede dell’associazione Gete, immancabile degustazione di prodotti tipici locali.