di EMILIANO AMATO
Era arrivata dalla Finlandia col suo fidanzato per godere delle bellezze della Costiera Amalfitana. L’escursione sul celeberrimo Sentiero degli Dei era una delle tappe più attese di questo viaggio. L’ultimo, però, per Natalia Vera Wihelmina Hongstom, la turista 21enne che ieri mattina è precipitata nel vuoto all’altezza della mattonella numero 7, in località Cisternuolo, sulla stradina sterrata con vista spettacolare che segna il confine tra i comuni di Agerola e Positano, tra le province di Napoli e Salerno. Un piede in fallo e giù per circa 60 metri nel dirupo (nelle nostre foto il punto di caduta).
Ad allertare i soccorsi il fidanzato, disperato, che in un attimo ha visto scomparire la sua ragazza. Ci sono volute due ore per i soccorritori, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania con l’elicottero del 118 e quello dei vigili del fuoco per individuare il punto preciso in cui giaceva il corpo della ragazza, immersa tra la vegetazione di felci.
Titolare dell’indagine, chiamata ad accertare le cause della morte, è la Procura di Torre Annunziata che ha disposto il sequestro della salma recuperata e portata in elicottero, prima al vecchio campo sportivo di Agerola, poi all’obitorio del cimitero di Gragnano. I carabinieri del centro dei Monti Lattari hanno interrogato il ragazzo con il supporto di un interprete per ricostruire quanto accaduto.
UN PIEDE IN FALLO
Stando ai primi rilievi effettuati sul luogo dell’incidente, anche grazie all’ausilio di tecnici e guide escursionistiche esperte, i due fidanzati, che soggiornavano in una struttura ricettiva di Ravello, avevano attraversato parte del sentiero che dal 2017 risultava interdetto a causa di una frana. Il percorso alternativo era a monte. Ma i ragazzi non ne sapevano nulla: con tutta probabilità le staccionate facilmente aggirabili e la mancanza di un’adeguata cartellonistica hanno fatto sì che procedessero senza cautele, non immaginando pericoli. E proprio nel punto in cui il sentiero presenta un restringimento di circa 40 centimetri (la porzione franata a valle) la ragazza ha messo il piede in fallo – distratta mentre stesse scattando una foto – trovando la morte. Chissà quanto ha potuto incidere il terreno ancora bagnato dopo le piogge del primo mattino.
EMERGENZA SICUREZZA
Torna sotto i riflettori la condizione di sicurezza del Sentiero degli Dei, battuto annualmente da centinaia di migliaia di turisti, molti dei quali ignari dei pericoli sul percorso. Lo scorso 23 maggio un 33enne americano precipitò da un muretto, sempre a Positano. Morì dopo 18 giorni all’Ospedale del Mare di Napoli in seguito alle gravi ferite riportate.
Da una stima degli addetti ai lavori, il team di guide escursionistiche esperte che quotidianamente batte il sentiero, sarebbero state non meno di 350mila le persone che lo scorso anno hanno attraversato il suggestivo percorso a metà tra mare e monti che da Praiano porta ad Agerola attraversando il territorio di Positano.
INFORMAZIONE NECESSARIA
Si può dire che sia stato Peter Hoogstaden, ingegnere olandese con la passione per l’escursionismo, il padre del Sentiero degli Dei. Un’intuizione della metà degli anni Novanta che ha dato vita a un nuovo modo di esplorare il territorio a piedi, grazie alla mappatura di riscoperti itinerari percorribili a formare un vero e proprio circuito sulle montagne della costa d’Amalfi. «Ora tutti cominceranno a parlare di mettere in sicurezza la montagna – spiega Hoogstaden – Lo si può fare, ma fino a un certo punto. Ciò che manca è l’informazione a priori, la gente deve sapere a cosa va incontro. Ci dev’essere una rete di sentieri per tutti i gusti. Non tutti sono adatti al Sentiero degli Dei e il sentiero non è adatto a tutti. Se vogliamo fare escursionismo serio bisogna tracciare itinerari facili da percorrere, accessibili anche alle famiglie. L’ho detto tante volte: questo non è l’unico sentiero in zona, ma continuiamo a pubblicizzare soltanto questo. Ormai attira troppa gente. Occorre un’informazione costante».