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Ztl territoriale: potremmo anche non essere pronti

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di NELLO SAVO

Entro un tempo non ancora quantificabile ma presumibilmente breve, in Costiera Amalfitana si potranno attuare le nuove norme del codice della strada, che prevedono l’istituzione di una ZTL territoriale.
Per la prima volta uno strumento del genere riguarderà un’area così ampia, sulla quale insistono ben dodici comuni. La norma prevede che per i siti UNESCO (come la Costiera) la durata sia di cinque mesi all’anno, destinati ad essere quelli caratterizzati dalle peggiori condizioni di vivibilità per residenti ed ospiti.


Generalmente una ZTL cittadina si applica su una o più aree e spesso è strutturata in fasce orarie ed in giorni prestabiliti. Tende ad essere piuttosto restrittiva e, pur migliorando la sostenibilità e la qualità dell’aria, la sua istituzione non sempre è gradita dalle attività commerciali che operano in quell’area.
Traslando norme simili in un territorio così ampio si potrebbe andare incontro ad una serie di difficoltà, anche differenti da comune a comune. Identicamente, se si intende istituire una ZTL con delle “maglie più larghe” con, ad esempio, la possibilità di attraversamento per chi è ospite di strutture ricettive o per chi ha effettuato una prenotazione presso un ristorante o per qualsiasi tipo di servizio che la costiera offre, si rischia di vedere in parte disattesi gli effetti delle limitazioni.


Giova rammentare l’obiettivo primario di una ZTL: vivere la zona “a piedi” ed utilizzare i mezzi pubblici. Obiettivo in genere più agevole su un’area urbana ristretta piuttosto che su un’area interessata da dodici diverse comunità.


Per poter quindi applicare questo tipo di principio in Costiera Amalfitana, ci sono almeno 5 questioni fondamentali che non possono essere sottovalutate, e cioè:
1.      Aree parcheggio di interscambio sulle quattro direttrici di accesso all’area normata.
2.      Implementazione del trasporto su gomma preferendo mezzi a bassa emissione.
3.      Implementazione del trasporto via mare.
4.      Realizzazione di sistemi di spostamento mare/collina e viceversa (ovvero funivie, già previste nel Piano Urbanistico Territoriale del 1987).
5.      Realizzazione di aree parcheggio all’interno della ZTL per liberare dalle auto soprattutto i centri nevralgici degli abitati costieri.
 
Attualmente, a quanto ci è dato sapere, nessun progetto di questo tipo è stato programmato né messo in cantiere. Purtroppo, conoscendo i tempi biblici ai quali il nostro territorio è sottoposto e le numerose competenze dei vari enti per acquisire una qualsiasi autorizzazione (quanti pareri servono anche per il solo impianto di un chiodo in un muro?) c’è da chiedersi: fra quante generazioni sarà possibile vedere realizzato anche solo la metà di quanto indispensabile?
 
La situazione è estremamente complicata e assolutamente preoccupante se si pensa di istituire questo strumento (pur valido ed opportuno) su un territorio non strutturato e non pronto ad accoglierlo.
Il rischio più concreto, in assenza degli opportuni strumenti, è quello di acuire le differenze tra le aree del territorio costiero e di creare ulteriori disparità tra di esse e tra le strutture imprenditoriali, di qualsiasi natura, che vi operano.


Stiamo realmente correndo il rischio di comportarci come quella famiglia che compra un regalo perché gli piace ma ancora non sa se è stata invitata ad un Battesimo o ad un Matrimonio.
Anche per la ZTL territoriale è oramai giunto il momento per assumere una presa di coscienza delle difficoltà esistenti, ripartendo dalle necessità e dagli interessi specifici di ogni comune.


Problemi che si possono risolvere solo e soltanto se la politica locale inizia a pensare seriamente ad incanalarsi istituzionalmente verso l’Unione dei Comuni che resta, a mio avviso, uno step fondamentale per giungere, in futuro, ad un solo comune della Costa d’Amalfi.


La ZTL, di fatto, svela per la prima volta la consapevolezza di come individualmente non si possa ottenere nulla di concreto. E che solo il lavoro in sinergia, pur nelle differenze oggettive, paghi.


La costiera amalfitana vanta tre comuni più rappresentativi, vanto turistico e di fan a internazionale, tuttavia pur nella loro celebrità, questi non possono fare a meno delle altre realtà, posseditrici di peculiarità e di offerte altrettanto valide e interessanti. 

*artigiano e cittadino della Costiera

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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