di EMILIANO AMATO
E’ trascorso un anno esatto dal terribile incidente costato la vita a Marco Imperato. La mattina del 23 novembre 2022, il 45enne esperto elicotterista di Ravello trapiantato a Morgex, in alta Valle d’Aosta, vicino a Courmayeur, stava pilotando il velivolo della società per la quale lavorava con un carico di materiale edile verso il rifugio Rivetti, a quota 2150 metri. Qualcosa non andò per il verso giusto e l’elicottero, un Ecureil 350B3, finì per schiantarsi nella boscaglia della Valle Cervolo, nel comune di Piedicavallo, in provincia di Biella. Le indagini per l’accertamento delle cause del disastro, da parte della Procura di Biella e dell’Agenzia Sicurezza Volo, sono ancora in corso.
Marco fu estratto dalle lamiere in gravi condizioni e trasferito d’urgenza al Centro traumatologico ortopedico di Torino. Le sue condizioni, inizialmente serie ma non critiche, lasciavano sperare in una possibile, seppur lenta e difficile, ripresa. Dopo 40 giorni, all’alba del 1° gennaio 2023, in seguito al repentino peggioramento del quadro clinico, il suo cuore, forte e generoso, cessò di battere.
Oggi vogliamo ricordare l’anima buona di Marco che riposa in pace tra quelle vette. Lui, pilota esperto e persona dal profondo senso di responsabilità, lascia il suo ricordo di padre, marito e figlio esemplare nel figlio Lorenzo (che gli somiglia tremendamente), nella moglie Annalisa, negli adorati genitori Alfonso e Angela. Questa mattina proprio i suoi genitori, che in quei quaranta giorni difficili sono stati al capezzale del proprio figlio, si sono portati nel luogo dello schianto per ricordarlo nella preghiera.