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Amalfi, sequestro Lunarossa: 3,6 mln per rifare impianto areazione. Sindaco in piazza per fare chiarezza

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Ha parlato alla piazza di Amalfi, ieri sera, il sindaco Daniele Milano. Aveva «un anno e mezzo di aggiornamenti da fare». Un a sorta di comizio – trasmesso in diretta facebook – per fare definitiva chiarezza su alcuni dei punti più spinosi che interessano la vita pubblica amalfitana. Tra questi la vicenda del sequestro del garage “Lunarossa” avvenuta il 24 febbraio scorso. Dissequestrato il 15 aprile, attualmente la sua capienza è limitata a un terzo.

Il primo cittadino ha fatto parlare le carte, senza opinioni personali.

«Questa situazione – ha spiegato – parte da una denuncia dell’Associazione Nazionale “Mani Pulite” del presidente signor Cretella, associazione nazionale attiva tra Amalfi e Atrani. Si prendeva a pretesto una serie di comunicazioni che l’ingegner Pinto, incaricato dal Comune di verificare la sicurezza del parcheggio aveva fatto addirittura nella primavera 2011. Quelle note siamo andati a riprenderle: erano denunciate delle piccole situazioni legate alla salute dei lavoratori. Si parlava di lampade non funzionanti, infiltrazioni dalla roccia, … Ma il contenuto dell’esposto aveva anche un obiettivo centrale: l’impianto di areazione».

Foto Abbagnara

Milano ha fatto la cronistoria dei fatti.«La denuncia è stata presentata a luglio 2019. A settembre 2019 c’è stato il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, a novembre 2019 ci è stato inviato il verbale con il riscontro del sopralluogo. All’interno di questo verbale si denunciavano una serie di carenze. Il Comune e società Amalfi Mobilità si sono immediatamente attivate per risolverle. Immediatamente. Già nel mese di dicembre 2019 sono stati impegnati 150mila euro di risorse dal bilancio comunale per risolvere i primi interventi di messa in sicurezza e isolare la cabina dove operano gli operatori del parcheggio, proprio per garantire la massima sicurezza dei lavoratori. Complessivamente, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2021, l’amministrazione, con fondi di bilancio comunale, 200mila euro circa, ha lavorato alle progettazioni necessarie per adeguare gli impianti».

«Con gli incarichi dati per la progettazione, per tutto il 2020, ci siamo preoccupati fare tutto ciò che non era stato fatto dall’inizio. Cioè di acquisire i pareri favorevoli per la sistemazione dell’impianto di areazione. A febbraio 2021 il progetto esecutivo è stato consegnato, a marzo lo abbiamo approvato e un attimo dopo ci siamo attivati per reperire la risorsa necessaria per realizzare i lavori».

Foto Abbagnara

Il Sindaco sottolinea che la situazione attuale sia diretta conseguenza di “peccati originali”, legati al periodo di realizzazione dell’opera inaugurata il 21 marzo 2011 dal sindaco dell’epoca Antonio De Luca alla vigilia della nuova campagna elettorale. Per Milano un’inaugurazione fatta “in fretta e furia”.

«Per adeguare l’impianto di areazione, i peccati originali dell’impianto di areazione, saranno necessari 3 milioni e 600 mila euro» annuncia Milano. Una somma importante, finanziata dalla Regione Campania. Il sindaco offre un dato di raffronto con il costo totale per la realizzazione del parcheggio di Luna Rossa costato 10,4 milioni per la costruzione del garage in roccia.

«Tre milioni e 600mila euro solo per adeguare impianto di areazione, non a nuove norme, ma a norme esistenti.  – ribadisce Milano -. Adesso questi lavori di adeguamento sarà necessario farli e quindi chiudere il parcheggio dal 1° novembre 2022 per almeno sette mesi. Dovrà essere smontato praticamente tutto. E non è l’unico costo sociale che pagherà la comunità e il Comune di Amalfi. Pensate quanto abbiamo perso in termini di incassi tra febbraio e aprile, immaginato quanto stiamo perdendo adesso considerando che la fruibilità del parcheggio è ridotta al 33% die posti disponibili e soprattutto che per ottemperare al dissequestro in questa finestra estiva che c’è stata concessa sulla base del fatto che col parcheggio chiuso avremmo avuto enormi problemi di ordine pubblico. Immaginate un’estate col parcheggio chiuso».

Foto Abbagnara

«Abbiamo dovuto potenziare la squadra di operatori collegata al servizio antincendio» ha rivelato Milano che ha fatto la conta del danno subito: «incassi persi tra febbraio e aprile, minori entrate pari a un terzo del totale tra aprile e novembre, chiusura (e quindi nessuna entrata) da novembre 2022 per sette mesi, oltre, ovviamente ai costi per la realizzazione dell’impianto. Se nel frattempo non ci fossimo preoccupati di approvare il progetto esecutivo e soprattutto di ottenere la posta finanziaria, che oggi è completamente sostenuta dalla Regione Campania per un importo di 3,6 milioni, non saremmo stati in condizioni di ottenere il dissequestro temporaneo e quindi di aprirlo transitoriamente in attesa della realizzazione dei lavori. Sarebbe stata un’estate infernale, sarebbe stato veramente difficile andare avanti».

Daniele Milano chiude con una domanda rivolta a ogni cittadino: «Far chiudere Lunarossa è stato un dispetto al sindaco e all’Amministrazione comunale o un attentato all’intera collettività?»

redazione
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