Ha spento le 49 candeline in Costiera amalfitana Vincenzo Montella. L’allenatore, ex di Milan e Fiorentina, è giunto nelle acque della Divina a bordo del suo yacht. Al tramonto l’ancora sulla fonda di fronte a Maiori: per cena il trasferimento in tender al celebre ristorante Torre Normanna. Qui l’”aeroplanino”, campione d’Italia con la Roma nel 2001, è sbarcato con i familiari e alcuni amici, una decina in tutto. Ad attenderlo il vicesindaco di Tramonti Vincenzo Savino che nell’occasione lo ha riabbracciato in nome della vecchia amicizia.
Accolto e coccolato dai fratelli Daniele e Ivano Proto e dal loro staff, a due anni dalla sua ultima sortita nel tempio del gusto della Costiera, Montella ha assaporato le proposte della raffinata cucina dei fratelli Gino e Massimo Proto a base di pesce, accompagnata dai migliori vini del territorio. Al termine torta a tema e personalizzata, confezionata dalla pasticceria Sal De Riso e brindisi con champagne.
Un rapporto speciale quello di Montella, originario di Castellammare di Stabia, con la Costiera che lo ha sostenuto nella sua ultima iniziativa.
Lo scorso mese di febbraio ha dato vita a una onlus per la raccolta fondi allo scopo di aiutare le popolazioni della Turchia colpite dal terribile terremoto dello scorso 6 febbraio. Vincenzo Montella allenava da un anno e mezzo la squadra turca del Demispor e viveva ad Adana, una delle città più martoriate. L’ex attaccante della Roma era tornato in Italia per dare vita alla Vincenzo Montella Emergency. La notte del disastro, Montella e la squadra erano a Istanbul dove il giorno dopo avrebbero dovuto giocare una gara di campionato. L’hotel dove alloggiava la squadra era crollato e aveva preso fuoco. Qualcuno più di una volta aveva chiesto a Montella se si sentisse un miracolato: lui, scosso, ha sempre risposto che ci sono troppe vittime per parlare di fortuna. Da subito il tecnico si è dichiarato intenzionato a fare qualcosa di concreto per dare un aiuto alle popolazioni. Un campione non soltanto in campo.
